La data può sembrare troppo anticipata, forse inaspettata perché dobbiamo ancora sintonizzarci sul prossimo anno di impegni nelle nostre comunità parrocchiali, associazioni, movimenti, organismi… ma proprio qui sta la novità.
Per la prima volta proveremo insieme a riconoscere cosa lo Spirito suggerisce per il tempo che abbiamo davanti e non vogliamo lasciare soli i parroci e il Vescovo a scervellarsi per capire cos’è meglio fare. Da un lato è comodo avere uomini illuminati che indicano e dirigono, dall’altro però quest’atteggiamento sta consumando il nostro essere Chiesa (e forse anche il nostro essere società) ma soprattutto è distante da quanto Dio sta chiedendo al suo Popolo e cioè attivarsi per ascoltare INSIEME il sussurro dello Spirito che, come abbiamo letto in queste domeniche, non è nel fragore dei grandi eventi ma nella brezza leggera che rinfranca nel quotidiano.
Anche nella storia della Salvezza racchiusa nella Bibbia ci sono momenti in cui Dio suscita condottieri e momenti in cui è necessario sia il Popolo a fare il passo per andare verso il Regno promesso. Ci mancano preti, diaconi perché vorremmo tanto affidarci a qualcuno che fa il cristiano professionista di vocazione, che è chiamato a condurre, ma già nei lontani anni ’90 un certo Claudio Barletta, durante una proseminario ebbe l’ardire di affermare che se mancavano le vocazioni in seminario forse non era perché Gesù non è più interessante ma perché Dio ci sta suggerendo una strada diversa. Esistono terre del pianeta dove c’è un prete ogni 20-30-50.000 abitanti, Messe nelle comunità una volta al mese o anche meno, eppure l’effervescenza e la voglia di essere cristiani non diminuisce per questo motivo.
Noi siamo fortunati, abbiamo ancora un buon tessuto e persone di buona volontà pronte a spendersi per portare agli altri la bellezza dell’essere cristiani, quella novità che ha reso le nostre vite più felici, consolate e meno frustrate… però non siamo ancora abituati a pensare che lo Spirito parla ad ognuno di noi e con il contributo di tutti si costruisce qualcosa che più assomiglia allo sguardo di Dio sul mondo piuttosto che le intuizioni di uno solo (che tra l’altro se non ci piacciono siamo pronti ad abbandonare perché tanto è una questione sua).
Così sabato 16 settembre dalle 9 alle 12,30 in Cattedrale proveremo a fare un po’ di formazione, impareremo ad avere un altro atteggiamento nei confronti delle proposte pastorali, attraverso la Conversazione nello Spirito di fatto sperimenteremo la sinodalità ed insieme penseremo, proporremo e ci sosterremo nel cammino.
Il Vescovo per primo ha accettato di aspettare a scrivere la lettera pastorale, vedremo dove si fermerà l’attenzione valorizzando quanto sembra più in sintonia con lo Spirito. Non siamo pretenziosi bensì confidiamo che il sensus fidei del Popolo di Dio sappia emergere e indicarci la strada. È un atto di umiltà!
Ecco svelato perché ci incontriamo così presto, per prendere spunto per i cammini di base: il Vescovo avrà stimoli per la lettera pastorale, i preti, i catechisti, le associazioni i movimenti, i diaconi permanenti e le loro mogli, i religiosi, i battezzati impegnati… insomma tutta la galassia ecclesiale avrà elementi che nella Luce potranno, speriamo, essere un altro passo verso la Chiesa di domani e una scintilla del Regno che desideriamo avverarsi tra noi.
Vi aspettiamo tutti/e perché ogni contributo è importante, nessuno è superfluo… e se ci si sta chiedendo “chissà cosa faremo, cosa uscirà” allora è proprio il momento di esserci! Se invece pensiamo “tanto non serve a nulla, è una perdita di tempo” forse potrebbe essere l’inizio di un esame di coscienza su quale fiducia poniamo, e quanto investiamo, in un Dio crocifisso che salva nella fragilità, anche della Chiesa.
Flavio Gotta – Segretario CPD