Acqui Terme. L’appuntamento è nel chiostro di San Francesco. Alle 18 di venerdì 28 luglio si potrà partecipare alla terza edizione della “Pastasciutta antifascista” organizzata dall’Anpi.
Il 28 luglio in tutta Italia, ma anche all’estero, ricorre il 79° anniversario della caduta del regime fascista e anche ad Acqui si è deciso di ripercorrere quello che fu un avvenimento nato in Emilia, per opera della famiglia Cervi. Il 25 luglio del 1943, a seguito della riunione del Gran Consiglio del Fascismo, Mussolini venne destituito e arrestato. Dopo 21 anni terminava il governo del Partito Fascista. Il Re designò il Maresciallo dell’esercito Pietro Badoglio come nuovo capo del governo. Nonostante la caduta del Fascismo, la guerra continuava a fianco dei tedeschi: nei giorni successivi l’arresto vi furono numerose sollevazioni popolari; il 28 luglio, a Reggio Emilia, i soldati spararono contro gli operai delle Officine Reggiane facendo 9 morti.
I fratelli Cervi non vennero immediatamente a conoscenza della notizia della caduta di Mussolini perché impegnati nei campi, ma fu sulla via del ritorno a casa che incontrarono numerose persone in festa. Sebbene sapessero che la guerra non era davvero terminata, decisero di festeggiare comunque l’evento. Si procurarono la farina, presero a credito burro e formaggio dal caseificio e prepararono chili e chili di pasta. Una volta che questa fu pronta, caricarono il carro e la portarono in piazza a Campegine pronti a distribuirla alla gente del paese. Fu una festa in piena regola, un giorno di gioia in mezzo alle preoccupazioni per la guerra ancora in corso.
Per omaggiare questo gesto generoso, anche ad Acqui sarà chiesto ai partecipanti alla festa di portare pasta, formaggio e altri generi alimentari che potranno essere cotti e consumati tutti insieme.