Alessandria. Le manovre speculative, le pratiche commerciali sleali che mettono a rischio interi settori dell’agroalimentare, le follie in provetta con prodotti creati in laboratorio e spacciati per cibo, la determinazione a contenere la peste dei cinghiali attraverso il depopolamento, il NO ai pannelli fotovoltaici ‘mangiasuolo’ a terra, i progetti di filiera e il contrasto alle etichette fuorvianti volute dall’Europa.
Sono solo alcune delle problematiche al centro dell’incontro che si è svolto a Palazzo Ghilini tra il Prefetto di Alessandria, Alessandra Vinciguerra, e i vertici di Coldiretti Alessandria.
Occasione importante per evidenziare i punti saldi e gli interventi necessari per il comparto agricolo, con il rinnovato impegno alla collaborazione che da sempre caratterizza i rapporti con la Prefettura.
“Abbiamo consegnato al Prefetto un documento dove abbiamo fatto il punto sulle battaglie intraprese da Coldiretti per una nuova sovranità alimentare. Stiamo vivendo un momento delicato in cui bisogna tenere alta l’allerta monitorando le situazioni di crisi ma anche continuando, con forza, l’attività di formazione e informazione. Soprattutto è importante coinvolgere enti, istituzioni, autorità di controllo e associazioni di consumatori per denunciare chi opera nell’illegalità danneggiando il Made in Italy. Un esempio su tutti, come abbiamo evidenziato la settimana scorsa, riguarda la vicenda delle quotazioni di grano tenero, crollate oltre il 30% negli ultimi mesi, su valori che sono scesi ad appena 24 centesimi al chilo e che non coprono i costi di produzione, già altamente compromessi dagli aumenti evidenziati nell’annata agraria 2022 – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Esasperati da prezzi più bassi di 30 anni fa, Coldiretti Alessandria ha chiesto azioni concrete a difesa del patrimonio cerealicolo italiano. Partendo proprio dalla lotta alle speculazioni e affermando la grande strategicità del Decreto attuativo approvato a fine 2021 contro le pratiche sleali, volto a contrastare una serie di pratiche comuni ed illegittime nella filiera agroalimentare che vanno dal rispetto dei termini di pagamento, al divieto di modifiche unilaterali dei contratti, all’obbligo dì contratti rigorosamente scritti, al divieto di aste al doppio ribasso, allo stop al pagamento di prezzi agli agricoltori sotto il costo dì produzione”.
La collaborazione con le Istituzioni e la Prefettura è fondamentale per proseguire nella direzione intrapresa: favorire un sistema virtuoso significa creare una equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera alimentare.
“Senza il rispetto verso le imprese agricole, che parte dal prezzo pagato per i loro prodotti, si favorisce una nova forma di caporalato che svilisce il lavoro degli agricoltori – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Nell’incontro, Sua Eccellenza il Prefetto ha rimarcato la strategicità dell’attività agricola per il territorio della provincia di Alessandria anche per il servizio che gli imprenditori svolgono nella sostenibilità ambientale e nella tutela del paesaggio, dimostrandosi una conoscitrice attenta e sensibile alle problematiche che sta affrontando il settore, in particolare sulla valorizzazione delle produzioni e ha assicurato che si farà portavoce delle istanze del comparto agricolo a livello nazionale e regionale. L’incontro è stata anche l’occasione per rimarcare la carenza di manodopera nei campi e sulla necessità di attivare progetti per favorire l’incontro tra offerta e domanda di lavoro. Alle istituzioni del territorio chiediamo di sostenere il nostro impegno, volto a ottenere la giusta distribuzione del reddito nelle filiere, il contenimento dei costi delle materie prime e ulteriori incentivi alle aziende che investono nelle energie rinnovabili e nella sostenibilità”.