Genova. Su proposta di Simona Ferro, assessore alle Pari Opportunità, la Giunta regionale stanzierà oltre 310 mila euro per Centri per uomini autori di violenza di genere, realtà che lavorano all’interruzione del comportamento violento, all’assunzione di responsabilità e all’elaborazione di modalità d’agire alternative.
Lo scorso anno, le donne che si sono rivolte ai Centri Antiviolenza sono state 1.177, confermando i dati dell’anno precedente, e 885 quelle che, con il supporto dei Centri, sono riuscite a intraprendere un percorso personalizzato di uscita dalla violenza. A oggi, la Regione sostiene economicamente gli 11 Centri Antiviolenza e le 9 Case Rifugio accreditati e finanzia percorsi di autonomia abitativa e lavorativa per le vittime.
Già approvati dalla Giunta 265 mila euro suddivisi in due distinti avvisi pubblici. Come spiegano dalla Regione, “il primo, da 211 mila euro, è destinato alla presentazione di progetti per l’istituzione di nuovi Centri e/o il potenziamento di quelli già esistenti, il secondo da 54 mila è invece diretto al sostegno del funzionamento dei Centri presenti sul territorio”.
Recepita anche l’intesa sui requisiti minimi dei Centri per uomini autori di violenza domestica di genere. Circa 47 mila euro saranno destinati al monitoraggio e alla raccolta di dati.
Dichiara il presidente Giovanni Toti: “Si tratta di risorse importanti destinate a un tema di enorme rilevanza, per cui Regione Liguria è in prima linea, sia con impegni concreti come questo sia con una capillare azione di sensibilizzazione, che non si riduce alle, seppur importanti, giornate dedicate, ma viene portata avanti giorno dopo giorno. Nel 2022 la Regione ha stanziato più di 1 milione di euro sul tema, di cui 275 mila euro per Centri Antiviolenza, oltre 201 mila per le Case Rifugio e oltre 300 mila per il finanziamento degli interventi previsti dal Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne. Nel 2023 Regione investirà, nel complesso, oltre 1 milione e 300 mila euro su tutti i capitoli che riguardano il contrasto alla violenza di genere”.
Per l’assessore Ferro, “Con questa delibera mettiamo in campo fondi importanti andando a recepire le direttive nazionali. Il lavoro con gli uomini autori di violenza è ormai riconosciuto come intervento necessario e complementare al sostegno alle vittime “.
Una Regione che si dichiara “fortemente impegnata su questo tema, gravissimo e molto complesso, con azioni di prevenzione e sensibilizzazione per accrescere la consapevolezza sul problema e promuovere un necessario cambiamento culturale”. E ancora, si ricorda che “negli ultimi anni sono stati organizzati convegni, campagne di sensibilizzazione, eventi di piazza”, oltre a promuovere attività di prevenzione in ambito scolastico per favorire tra i giovanissimi un approccio corretto. Dal 2015 a oggi, sono stati emanati 5 bandi per l’istituzione di nuove strutture, che hanno finanziato 4 nuovi Centri Antiviolenza e 4 nuove Case Rifugio, che si sono aggiunti ai Centri e alle Case già presenti sul territorio.
L.S.