Alla riscoperta del dialetto con sei poeti

Ovada. Il dialetto con la sua musicalità ed i tipici soprannomi, il dialetto come le nostre radici, il dialetto come valore identitario di un territorio e della sua gente.

È la bella iniziativa che si è svolta alla Loggia di San Sebastiano, a cura dell’Accademia Urbense che riunito alcuni poeti dialettali della zona: Arturo Vercellino per Cassinelle, Aldo Barisione di Rocca Grimalda, Giampiero Nani di Montechiaro d’Acqui, Giacomo Pastorino di Masone; dicitori Alessio Olivieri per Ovada e Giovanni Calderone per Silvano d’Orba. Questi ultimi due hanno recitato poesie di Tassistro e Gaione, Elio Robbiano e Sergio Basso. Gli altri hanno recitato poesie proprie, applauditissimi dal folto pubblico presente alla Loggia.

Nei componimenti dei poeti dialettali, l’amore per il proprio paese e la messa in luce di alcuni suoi ambienti e particolari che sfuggono agli occhi distratti di tutti i giorni.

Nell’intenzione degli organizzatori, il bel pomeriggio dialettale non deve essere fine a se stesso ma l’inizio di un percorso che porterà alla riscoperta del dialetto e del suo intrinseco valore culturale. In  tal senso, si potrebbe agire anche sulle scuole perché gli alunni facciano ricerche ed approfondimenti sul dialetto come parlata delle loro radici.

Intrattenimento musicale del gruppo “Quei de Rsciugni”.

Presentatrice Chiara Esposito; premiati i bravi poeti dialettali con attestato di partecipazione all’iniziativa e con bottiglie di vino offerte da Cà Bensi, Gaggino e La Piria, produttori di vino della zona rappresentati dal presidente dell’Enoteca Regionale Mario Arosio.

La bella iniziativa dialettale è stata curata da Paolo Bavazzano, Andrea Lanza, Giacomo Gastaldo e Franco Pesce.

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