Scuola: bene l’accordo ‘salva mense’ per crescita qualitativa dell’offerta

Alessandria. Con 1,8 milioni di studenti che pranzano a scuola arriva l’accordo salva mense dopo che gli ultimi controlli dei Carabinieri per la Tutela della Salute hanno evidenziato irregolarità in 1 struttura su 3 nelle aziende che operano nella ristorazione scolastica, dagli asili nido fino agli istituti superiori.

“Occorre creare le condizioni per una crescita qualitativa nell’alimentazione dei nostri figli – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Il tema dell’educazione alimentare delle nuove generazione diventa cruciale con la necessità di qualificare anche l’offerta delle mense scolastiche con cibi locali a km 0 che valorizzano le realtà produttive nazionali e garantiscono genuinità e freschezza. Consumare prodotti a chilometri zero è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale”.

Con la firma del Protocollo di Intesa tra Ministero dell’Istruzione e del Merito e Coldiretti viene sancita l’importanza di garantire prodotti del territorio a chilometro zero per valorizzare gli elementi culturali legati al cibo e alla tradizione, sostenendo le filiere produttive e i piccoli imprenditori locali, per promuovere l’educazione alimentare nelle scuole, investire sulla formazione sulle nuove tecnologie per la transizione verso l’agricoltura 4.0.

Una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini con le iniziative di educazione alimentare dentro e fuori le scuole in collaborazione con gli agricoltori della Coldiretti e con la crescita dei mercati contadini che sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà.

“Con questo accordo si vuole sensibilizzare scuola, famiglie e studenti sul valore di una corretta alimentazione e di uno stile di vita sano ed equilibrato per la salute fisica e psicologica. La possibilità di inserire il meglio delle produzioni a filiera nelle mense scolastiche deve essere una priorità per poter offrire cibo genuino e di provenienza certa Made in Alessandria, o comunque Made in Piemonte, grazie ad una vasta gamma di produzioni che rappresentano il meglio della nostra agricoltura e la identificano non solo a livello nazionale, ma anche oltre i confini europei. Il mancato rispetto delle regole a tavola è un crimine particolarmente odioso poiché ai danni provocati al sistema economico ed all’occupazione si aggiungono i pericoli per la salute, specialmente se si tratta di soggetti in una fase delicata della crescita”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.

Un obiettivo da raggiungere anche attraverso iniziative congiunte di promozione con gli uffici scolastici regionali e reti di soggetti pubblici e privati del mondo sanitario, dell’università e della ricerca, mettendo a disposizione le conoscenze e gli esperti della Coldiretti.

Inoltre, si vogliono sostenere e organizzare iniziative volte a diffondere l’importanza dell’educazione alimentare e sulla consapevolezza dell’importanza del legame fra cibo e salute, oltre a costruire campagne di comunicazione su esempi virtuosi già in atto.

Un modo anche per contenere l’allarme obesità: in Italia il 42% dei bambini tra i 5 e i 9 anni è obeso o in sovrappeso, con un risultato che è il peggiore dell’Unione Europea, dove la media è del 29,5%, e un impatto potenzialmente devastante sulla salute delle giovani generazioni.

Proprio per aiutare i piccoli italiani a mangiare meglio e a prevenire patologie nell’età dello sviluppo ma anche in quella successiva Coldiretti è impegnata nel progetto “Educazione alla Campagna Amica” di Donne Impresa che ha coinvolto negli ultimi venti anni circa 10 milioni di bambini, praticamente mezzo milione all’anno, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori. Sul territorio alessandrino mediamente ogni anno vengono coinvolti oltre 1.000 bambini delle scuole primarie, tra lezioni in classe e in fattoria didattica.

“L’obiettivo è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura – ha sottolineato Silvia Beccaria, Responsabile Donne Impresa Alessandria -. Ma se il patto da un lato si focalizza sulla crescita e l’educazione alimentare dei consumatori di domani, dall’altro si punta alla formazione nell’ambito di percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento dei giovani con le nuove professionalità e le opportunità di lavoro nelle filiere produttive agricole e agroalimentari, valorizzando e incentivando le esperienze già in atto nelle imprese agricole italiane anche in ambito scolastico, con particolare riferimento all’istruzione tecnica e professionale e all’istruzione tecnica superiore”.

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