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Finale Ligure, un busto per Giorgio Gallesio a Finalborgo, precursore di Mendel e Darwin

Finale Ligure. A cura dell’Amministrazione comunale, del Museo Diffuso del Finale, del Museo Archeologico del Finale e dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri – sezione Finalese, sabato 13 maggio (alle 16.30), al Giardino delle Mura in Santa Caterina, ci sarà il ricordo del botanico e pomologo Giorgio Gallesio (Finalborgo, maggio 1772 – Firenze, novembre 1839) con la presentazione di un busto in bronzo a lui dedicato realizzato dall’artista Selim Abdullah. La cerimonia si svolgerà alla presenza del Primo cittadino, Ugo Frascherelli, dell’assessore alla Cultura, Clara Brichetto, e del presidente della sezione dell’Istituto di Studi Liguri, Giovanni Murialdo.

Gallesio si laureò in giurisprudenza a Pavia nel 1793, per poi dedicarsi, negli anni a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, alla cura della sua azienda agricola. Nel primo Ottocento entrò nella carriera amministrativa napoleonica, divenne sottoprefetto di Savona e in seguito di Pontremoli. Caduto Napoleone, venne richiamato dal Governo della Repubblica genovese e partecipò inoltre come segretario della Legazione genovese al Congresso di Vienna dove sostenne l’unione della Liguria al Piemonte. Con l’annessione della Liguria al Regno di Sardegna, nel 1816 divenne Commissario di Leva a Savona, fino al suo pensionamento del 1823.

È considerato un precursore di Gregor Johann Mendel per il suo “Traité du Citrus” (Parigi 1811) che contiene idee ardite sulla biologia di questi vegetali (lo stesso Charles Darwin fece tesoro in più occasioni delle sue osservazioni). Un lavoro che poi ampliò con la “Teoria della riproduzione vegetale” (prima a Vienna in tedesco e in seguito a Pisa nel 1816), mentre poi si dedicò alla “Pomona italiana” (Pisa 1820-1839), un grosso trattato di frutticoltura e pomologia, con i frutti italiani distinti per varietà, loro caratteristiche, diffusione, origine e ambiente per vivere.

È sepolto tra gli uomini illustri nel chiostro della Basilica di Santa Croce a Firenze.

L.S.

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