L’Amministrazione comunale ha ricordato Peppino Impastato
Ovada. “Non deve essere dimenticato chi si è contrapposto alla mafia con l’informazione e la denuncia, pagando con la propria vita” – così il sindaco Paolo Lantero davanti alla lapide che ricorda Peppino Impastato nella piazza omonima.
Si legge sulla lapide posta dal Comune nel 2013: “L’Amministrazione comunale ricorda Peppino Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978 per il suo impegno contro l’ingiustizia e la rassegnazione”.
Giuseppe Impastato, scrittore e giornalista, politico, nacque a Cinnisi (Palermo) il 5 gennaio 1948 e morì trent’anni dopo ucciso dalla mafia per le sue continue denunce contro i loschi traffici ed i tanti malaffari perpetrati dai mafiosi.
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È diventato così un punto di riferimento a livello nazionale, specialmente per le nuove generazioni.
Con il sindaco, a commemorare Impastato c’erano gli assessori alla Cultura ed ai Lavori Pubblici, Roberta Pareto e Sergio Capello, e la consigliera comunale Luisa Russo (nella foto).
È stato deposto un vaso di fiori sul muretto presso la lapide, come tutti gli anni a maggio.