Alessandria. Più di un italiano su tre sogna per il proprio figlio un futuro da agricoltore con un incremento del 22% rispetto a dieci anni fa. Il dato, spinto dalla nuova convinzione comune che le campagne siano oggi capaci di offrire qualità della vita ma anche creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo, emerge da un’indagine Coldiretti/Notosondagi.
“Guerra e pandemia hanno evidenziato tutta la strategicità del cibo e il risultato è un profondo mutamento culturale che si traduce anche nelle scelte imprenditoriali con oltre 55mila giovani italiani che hanno deciso di costruirsi un futuro investendo nella terra, dalla coltivazione all’allevamento, dall’agriturismo alle vendite dirette fino alle bioenergie e all’economia. Una presenza che ha, di fatto, rivoluzionato il lavoro in campagna dove il 70 per cento delle imprese giovani opera in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
Va segnalato peraltro che tra chi fa dell’agricoltura una scelta di vita accanto al numero crescente di quanti hanno scelto di raccogliere il testimone dei genitori, la vera novità rispetto al passato sono le new entry da altri settori o da diversi vissuti familiari che hanno deciso di scommettere sulla campagna con estro, passione, innovazione e professionalità.
Senza dimenticare l’impegno a difesa della biodiversità con il 25% degli agricoltori custodi del territorio che hanno salvato 418 prodotti e razze animali dal rischio di estinzione grazie ai sigilli di Campagna Amica che è under 35.
“L’agroalimentare può offrire un milione di posti di lavoro green nei prossimi 10 anni con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la formazione tecnica, l’innovazione, la transizione ecologica e il digitale da sostenere con strumenti mirati per i giovani agricoltori nel Pnrr. L’emergenza Covid ha fatto affiorare sia il tema del necessario rafforzamento della sovranità alimentare del nostro Paese, sia l’esigenza di una progetto lungimirante e pragmatico per un modello di sviluppo sostenibile, a partire dal cibo. Il rinnovato fascino della campagna si riflette nella convinzione comune che l’agricoltura sia diventata un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, anche grazie alle grandi possibilità d’innovazione che il settore offre sul piano produttivo, ambientale e della sicurezza alimentare”, ha concluso il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.