Cairo M.tte

Gruppo consiliare “Cairo in Comune”: Un altro progetto impattante per Cairo; viene sbancata una collina all’ingresso della città e creato nuovo cemento

Cairo M.tte. Il gruppo consiliare “Cairo in Comune” ha presentato un’interrogazione chiedendo informazioni al sindaco Paolo Lambertini, all’assessore all’ambiente Ilaria Piemontesi e all’assessore all’urbanistica Fabrizio Ghione, riguardo al progetto di sbancamento di una collina in località Mazzucca, lungo la strada provinciale all’ingresso di Cairo.

Il progetto prevede l’asportazione di oltre 320 mila metri cubi di terra per la realizzazione di un edificio artigianale. Questo comporterà l’utilizzo di martelloni, escavatori e pale meccaniche per molti mesi, causando rumori, polveri e disagi in una zona dove sono presenti attività commerciali, artigianali, ricettive e abitazioni nella vicina zona dei Passeggeri.

Secondo i consiglieri comunali Giorgia Ferrari e Silvano Nervi, il progetto rappresenta una sorta di “cava” all’ingresso della città, continuando la cementificazione del territorio che è già ricoperto di capannoni, molti dei quali vuoti e inutilizzati. “Come mai la giunta del sindaco Lambertini in sei anni di amministrazione e nonostante le promesse elettorali, non è ancora riuscita a redigere un piano regolatore che freni la folle corsa alla cementificazione e tuteli il territorio, riconvertendo e riqualificando le aree dismesse e abbandonate senza consumare altro suolo?” chiedono i consiglieri.

Il tema verrà affrontato nel prossimo consiglio comunale, ma il sindaco Lambertini ha già risposto alla critica affermando che il progetto è tecnicamente in regola e che tutti i cantieri, inclusi quelli per la costruzione del capannone e della nuova rotonda in centro, creano qualche disagio. Il sindaco ha inoltre sottolineato che il beneficio che deriva dai lavori porterà un beneficio al territorio e a tutta l’area, superiore alle difficoltà di poche settimane.

Il gruppo consiliare “Cairo in Comune” resta però preoccupato per le conseguenze negative che il progetto potrebbe avere sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini e chiede alla giunta di considerare le alternative possibili, come la riconversione e la riqualificazione delle aree dismesse e abbandonate, invece di consumare altro suolo.

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