Per il terzo anno consecutivo, il Ruaraka Uhai Neema Hospital ha ottenuto la certificazione di alta qualità

Acqui Terme. Per il terzo anno consecutivo, il Ruaraka Uhai Neema Hospital, ovvero l’ospedale costruito a Nairobi grazie all’associazione World Friend, ha ottenuto la certificazione di alta qualità. A darne l’annuncio a L’Ancora è stato il dottor Gianfranco Morino, medico acquese, considerato una delle colonne portanti di questo ospedale nato per curare soprattutto i più deboli e poveri.

Un ospedale in continua crescita che rappresenta veramente un punto di riferimento per centinaia di migliaia di persone, soprattutto giovani mamme e bambini. Per capire quanto è sufficiente snocciolare qualche cifra: ogni anno all’interno dei vari reparti vengono curati qualcosa come 100 mila persone. Ma questa non è che la punta dell’iceberg di un servizio che si dirama in ogni parte del Kenya. Questo perché in Kenya il diritto alla salute è qualcosa che ha a che fare con il reddito. Il che significa che i più poveri sono i più fragili oltre che malati.

 I progetti messi in campo negli ultimi anni ma anche negli ultimi mesi, per cercare di dare risposte alla popolazione, sono davvero molti. Fra questi spiccano gli ambulatori mobili nel sud del Paese dove vivono le comunità Masai.

Poi ci sono i Medical Camp, altro progetto, che mira a portare cure gratuite e iniziative di educazione sanitaria e prevenzione direttamente sul territorio degli slum a nord-est di Nairobi.  Qui team di medici e operatori sanitari del Ruaraka Uhai Neema Hospital si recano mensilmente in una zona diversa per fornire assistenza sanitaria a tutte le persone che non possono raggiungere l’ospedale.

“Uno dei progetti che ritengo molto importanti è anche quello rivolto alle famiglie con bambini disabili – dice il dottor Morino – si tratta di circa 450 nuclei famigliari formati soprattutto da mamme con bimbi.  Il programma nasce con l’obiettivo di affrontare in maniera globale il problema della disabilità infantile. Secondo le stime il 4,6% della popolazione del Kenya è affetta da disabilità e il numero aumenta sensibilmente se si prende in considerazione il contesto delle baraccopoli, dove la maggior parte della popolazione con disabilità è costituita da bambini. L’alta incidenza della disabilità infantile è dovuta principalmente a problemi riscontrati durante la gravidanza, alle condizioni in cui le mamme sono costrette a partorire (senza alcuna assistenza medica) o ad incidenti domestici. La disabilità non solo compromette lo sviluppo dei bambini, ma è oggetto di stigmatizzazione da parte della comunità, emarginando e spesso dividendo le famiglie”.

Infine, ma non da ultimo, merita di essere accennato il progetto SonoMobile che nasce dall’esigenza di garantire una gravidanza assistita ed ecografie prenatali accessibili e di qualità alle donne in gravidanza nelle baraccopoli di Nairobi nord-est. L’utilizzo di ecografi portatili (componente innovativa di questo progetto), collegati wireless con tablet o smartphone e utilizzabili in qualsiasi luogo anche in assenza di segnale, consente un accesso più equo e diffuso all’ecografia ostetrico-ginecologica nelle zone più remote di Nairobi. Il progetto SonoMobile permette di individuare per tempo le condizioni che mettono a rischio la sopravvivenza di mamme e bambini. Progetti questi che fanno davvero la differenza per moltissime persone ma che per continuare a vivere necessitano dell’aiuto economico di tutti coloro che credono che il diritto alla salute sia un principio che riguardi tutti. Indipendentemente dal reddito.

Destinando il  5xmille a World Friends si potrà fare la differenza per rendere migliori le condizioni di vita, di salute e professionali delle popolazioni più in difficoltà. Questo il codice fiscale di World Friends: 972 565 405 80.

Giovanna Galliano

L’articolo integrale può essere letto su L’Ancora n.14/2023

Exit mobile version