In America i vini dell’Ovadese
Ovada. Sono sempre più numerosi e attivi i produttori Cia che partecipano a fiere ed eventi internazionali. Tra loro, si sono distinti in particolare due associati che hanno preso parte a eventi all’estero.
Nel corso delle ultime settimane, Gabriele Gaggino (Tenuta Gaggino, Ovada) è stato in viaggio a New York per incontrare alcuni importatori, poi è volato a San Francisco per partecipare all’evento dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso, con cui si è aggiudicato il riconoscimento della Guida con il Convivio 2020 Ovada Docg, infine ha partecipato al ProWein di Dusseldorf prima di preparare i bagagli e rientrare in Italia per il Vinitaly.
Racconta Gaggino: «Non è la prima volta che viaggio in America per i miei vini. Gli Stati Uniti sono un target molto importante per il mercato italiano e anche per la mia azienda, notiamo una crescita della domanda sempre più significativa. In particolare, esportiamo già l’Ovada e la Barbera del Monferrato in California e a Washington. La richiesta americana, generalmente, è di vini equilibrati di facile bevibilità. Notiamo molto entusiasmo in questo tipo di eventi nuovamente in presenza, dopo anni di stop. Comunque c’è da lavorare parecchio, ci sono tanti competitor a livello internazionale, ma noi italiani sappiamo produrre prodotti di vera qualità, tenendo conto anche del rapporto qualità-prezzo».
Trasferte internazionali anche per Giuseppe Ravera di Cà del Bric di Montaldo Bormida, che ha partecipato recentemente ad eventi a Lugano, Copenaghen e New York attraverso le attività del Consorzio di Tutela dell’Ovada Docg e di Slow Wine.
Spiega Ravera: «Negli ultimi anni, anche le aziende meno dimensionate rispetto ai grandi nomi del vino si stanno muovendo per promuoversi all’estero. L’Ovadese è un caso interessante da questo punto di vista e ci sono opportunità che si mostrano molto valide. I consorzi sono efficaci da questo punto di vista, perché oltre a promuovere le aziende portano in giro la storia di un intero territorio e il risultato è migliore. Abbiamo proposto nelle degustazioni estere una gamma ampia di vini biologici e senza solfiti aggiunti. Non mancano mai, nel nostro stand, l’Ovada Docg, il Monferrato Nebbiolo e la Barbera Monferrato Superiore. Adesso ci prepariamo per il Vinitaly, dove incontreremo alcuni importatori e anche clienti dall’estero».
Complimenti e congratulazioni! Sono felice avere queste notizie da una terra che ha dato le origini ai miei Genitori. Ricordo l’amore che mio Padre aveva nel parlare, elogiare e raccontare le qualità dei vini provenienti dal “cuore dell’italia” così lui chiamava questa parte del Piemonte! Sarebbe fiero ed orgoglioso sapere che persone come voi stanno portando alto il nome dei vini dell’Ovadese! Tantissimi auguri per un futuro ricco di soddisfazioni!!
Lucetta