Ovada. Saronni e il racconto del campionato del mondo di ciclismo, vinto in Inghilterra a Goodwood nel 1982.
In esrema sintesi è gran parte del contenuto del libro “L’Italia che vola” del giornalista Marco Pastonesi e di Claudio Gregori, presentato giovedì 23 marzo alla Loggia di San Sebastiano affollatissima di appassionati di ciclismo e di ex corridori, tra cui molti ragazzi del “Uà Cycling Team”.
Nell’agosto del 1982 Giuseppe Saronni campione del mondo di ciclismo, battuta nettamente tutta la fortissima concorrenza.
“Mi sentivo in grande condizione anche sulla salita finale e con una progressione notevole staccai tutti ed arrivai da solo al traguardo – così Saronni in una Loggia plaudente. Il suo poderoso scatto finale è stato definito dalla stampa “una freccia”.
Perchè Saronni ad Ovada? In quanto amico dell’autore del libro Pastonesi, a sua volta amico di Diego e Stelio Sciutto, grandi appassionati di ciclismo e promotori-animatori delle iniziative, sportive e non, degli “Amici del Borgo”.
Nel corso della serata Saronni e Pastonesi hanno duettato con molte “botta e risposta” interessanti e divertenti, che hnno catturato l’attenzione del gran pubblico presente. Il sindaco Lantero ed la vice sindaco Caneva hanno donato a Saronni e Pastonesi bottiglie di vino ovadese; Giovanni Sanguineti ha regalato a Saronni un suo ritratto del campione.
È stata una bella serata di ricordi umani ed imprese sportive, protagonista un campione del mondo nonché vincitore per due volte del Giro d’Italia, di una Milano-Sanremo, di un Lombardia e di una Classica del nord a Gand.
Saronni ha dato prova anche di possedere doti umane oltre che di grande velocista, concedendosi agli ovadesi per tante foto ed autografi sul libro che parla di lui.
Un campione del mondo ad Ovada…