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Controlli nei confronti dei “Compro Oro”

Savona. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Savona ha intensificato i controlli presso i “Compro Oro” presenti nella provincia, per verificare il rispetto delle norme in materia di antiriciclaggio, in considerazione dell’elevata esposizione del settore al rischio di riciclaggio di denaro e reimpiego di beni di provenienza illecita.

Molti i soggetti in difficoltà che talvolta sono costretti a vendere oggetti preziosi d’oro di famiglia, per far fronte alle ordinarie esigenze di vita. Inoltre, non raramente accade invece che malviventi tentino di “monetizzare” il provento di furti, cedendo la refurtiva alle predette attività economiche.

A fronte del controllo di numerosi esercizi che nella provincia di Savona gestiscono attività di “Compro Oro”, compravendita o permuta di oggetti preziosi usati ad opera delle Fiamme Gialle savonesi, cinque sono risultati non in regola con le norme antiriciclaggio.

L’attività di controllo ha riguardato gli obblighi e l’adeguata verifica della clientela, cui sono soggetti gli operatori professionali in oro.

In particolare, due esercizi commerciali di Loano sono stati sanzionati amministrativamente per non aver compilato correttamente le schede di catalogazione dei preziosi ricevuti, con la necessaria chiarezza e completezza.

In un altro caso, un operatore “Compro Oro” di Vado Ligure ha omesso di acquisire la copia del documento identificativo di diversi clienti.

Al titolare di un’altra attività di compravendita di oggetti preziosi, ubicata in Savona è stata contestata, per alcune schede dei preziosi usati ricevuti dai clienti, l’inidonea riproduzione fotografica dei beni, l’assenza dell’indicazione della quotazione dell’oro e dei preziosi e/o della relativa fonte utilizzata.

Inoltre, lo stesso soggetto è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria, in quanto ha commercializzato monete d’oro equiparate ad “oro da investimento”, in assenza dei requisiti richiesti per effettuare tali operazioni, ovvero l’iscrizione al registro degli operatori professionali in oro.

Analoga situazione è stata riscontrata per un altro “Compro Oro” operante in Savona che è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, in quanto ha commercializzato lingotti di oro puro 999,99‰ ed oltre 250 monete d’oro aventi titolo superiore a 900‰, per totali 2.609 grammi di oro, classificate quindi come oro da investimento, in assenza dei requisiti richiesti per effettuare tali operazioni ovvero senza la preventiva comunicazione alla Banca d’Italia per l’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio in via professionale del commercio di oro.

A tutte le attività commerciali risultate non in regola sono state inoltre comminate sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 1.000 euro ad un massimo di 10.000 euro.

I procedimenti penali sono attualmente nella fase delle indagini preliminari ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità degli indagati, non essendo stata assunta alcuna decisione di merito definitiva sulla responsabilità delle persone sottoposte ad indagini.

L’attività ispettiva antiriciclaggio posta in essere dalla Guardia di Finanza si basa su una mirata selezione dei soggetti attraverso un approccio basato sul rischio di vulnerabilità all’immissione di patrimoni illeciti nell’economia legale.

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