Sinergia tra Comune e Consorzio Servizi Sociali per il palazzo di piazza Castello

Ovada. L’immobile di piazza Castello non sarà venduto a gruppi privati ma diventerà una specie di “casa di comunità”.

Lo ha stabilito l’Amministrazione comunale, nell’ambito del piano delle alienazioni decise nell’ultimo Consiglio comunale.

Uno spazio sociale dunque per il palazzo di piazza Castello, uno dei “biglietti da visita” per chi entra in città magari per la prima volta da nord e da est. Ed il primo “biglietto” in loco è stato il rifacimento della scalinata nel 2013.

La scelta è stata fatta in collaborazione con il Consorzio dei Servizi Sociali, che ha chiesto appunto la disponibilità del palazzo per farne un centro sociale, a fronte di un’emergenza abitativa sempre più pressante anche ad Ovada.

L’assessore comunale all’Assistenza Grazia Di Palma ha rimarcato l’importanza che il palazzo rimanga della collettività ovadese, per un suo utilizzo non privato ma sociale.

Franca Repetto presidente del Consorzio ha sottolineato come siano sette i progetti presentati e già finanziati, per un ammontare di circa cinque milioni. Un milione circa la somma predisposta per l’immobile di piazza Castello, buona parte da utilizzare per la sua ristrutturazione.

Gianni Zillante direttore del Consorzio ha detto che il palazo ricostruito nei suoi due piani non deve essere un semplice dormitorio ma costituire un “circolo virtuoso” (è la filosofia del Pnrr dispensatore di soldi) dove gli utenti, pensati per 25 unità, collaborano nel farne un luogo sociale (mangiare e far da mangiare, dormire, lavarsi, vestirsi, parlare), magari in rete con la Caritas.

L’assistente sociale Valentina Acquaroli ha ribadito l’importanza del palazzo come spazio sociale per persone in difficoltà abitativa ed in povertà evidente. Il palazzo di piazza Castello come “casa di comunità” per famiglie o per single in difficoltà economica ed abitativa.

Tempi lunghi per i lavori: la fine del 2026 o meglio il 2027.

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