Pastorale giovanile: Che cos’è la Giornata Mondiale della Gioventù?
La Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) è stata indetta dal santo Giovanni Paolo II nel 1983-1984 in occasione dell’anno del giubileo della “Redenzione”.
Allora consegnò ai giovani una croce che ancora oggi gira in tutto il mondo, viene abbracciata e toccata da migliaia di giovani.
Giovanni Paolo II affermava che furono i giovani stessi a creare le GMG anche se fu lui stesso a dare voce, vita a questo grande progetto per accogliere i giovani di tutto il mondo, sotto quella Croce.
Fu un’intuizione profetica e pastoralmente missionaria, che favoriva la novità di un aspetto ecclesiale rinvigorito e gioioso che nelle giovani generazioni trova il suo compimento e sviluppo diventando sempre di più un’occasione di particolare grazia di Dio.
Con la GMG si dedica una giornata o meglio un evento solo per i giovani, i quali sono sempre più bisognosi di essere accolti, ascoltati e guidati a vivere la vera esperienza di vita umana e cristiana, che scopre e si scopre nell’incontro con Gesù e con i fratelli.
- Che cosa offre la GmG?
Penso che possa offrire diverse cose sotto molti aspetti come la dimensione diocesana, occasioni di relazioni durature e speciali e infine esperienza di Chiesa. Poter condividere un cammino identico con le varie nazionalità del mondo è senza dubbio una grande occasione per poter recepire cos’è la Chiesa cattolica universale, che porta il messaggio del Vangelo a ogni persona senza distinzione. I giovani diventano i missionari per eccellenza.
- Perché partecipare?
Solo vivendola si può capire e apprezzare la GMG, i racconti sono importanti, ma restano soggettivi, legati al vissuto personale e pertanto alla propria personalità! Non è andare in gita, è vivere ogni attimo che viene proposto, con pazienza a volte ma con la Gioia elemento del cristiano.
Papa Francesco nel suo messaggio per Lisbona ha scritto:
“Cari giovani, sogno che alla GMG possiate sperimentare nuovamente la gioia dell’incontro con Dio e con i fratelli e le sorelle. Dopo lunghi periodi di lontananza e isolamento, a Lisbona – con l’aiuto di Dio – ritroveremo insieme la gioia dell’abbraccio fraterno tra i popoli e tra le generazioni, l’abbraccio della riconciliazione e della pace, l’abbraccio di una nuova fraternità missionaria! Possa lo Spirito Santo accendere nei vostri cuori il desiderio di alzarvi e la gioia di camminare tutti insieme, in stile sinodale, abbandonando le false frontiere. Il tempo di alzarci è adesso! Alziamoci in fretta! E come Maria portiamo Gesù dentro di noi per comunicarlo a tutti! In questo bellissimo periodo della vostra vita, andate avanti, non rimandate ciò che lo Spirito può compiere in voi!”
Non sprechiamo questa occasione, Alziamoci e Andiamo!
Vi aspettiamo.
Don Gian Paolo