In Piemonte è possibile ritirare in farmacia i medicinali prescritti dal medico, senza dover più consegnare la ricetta: basta solo la tessera sanitaria. Un nuovo servizio per tutti i piemontesi, comodo, facile e sicuro, realizzato dalla Regione Piemonte in collaborazione con Federfarma Piemonte, con il supporto tecnico del CSI.
Per utilizzare questo nuovo servizio i cittadini piemontesi dovranno rendere consultabile il proprio fascicolo sanitario elettronico, fornendo il consenso. In questo modo, la farmacia scelta dal cittadino tra quelle che aderiscono al servizio potrà visualizzare le prescrizioni e procedere all’erogazione del farmaco, perché acquisirà il numero di ricetta elettronica direttamente attraverso il fascicolo sanitario elettronico.
Il cittadino, dal canto suo, in qualunque momento potrà oscurare una ricetta, delegare una persona di fiducia al ritiro dei farmaci prescritti, sapere quando il farmacista effettua l’accesso al suo fascicolo sanitario elettronico, segnalare eventuali anomalie.
Per fare in modo che questo servizio sia accessibile a tutti, superando così il digital divide, è stato progettato per essere utilizzato sia da chi è in possesso di SPID e di uno smartphone o un tablet, sia anche da chi non ha né SPID, né un dispositivo mobile.
Per attivarlo è possibile chiedere informazioni al farmacista, ai Punti Assistiti dell’ASL o andando su www.salutepiemonte.it.
Questa iniziativa va ad alimentare l’offerta della “farmacia dei servizi” che già oggi permette ai piemontesi di ricevere una serie di servizi direttamente sul territorio, attraverso la rete capillare delle farmacie. I cittadini, infatti, recandosi in farmacia possono, ad esempio, prenotare visite ed esami, ritirare i referti, fornire il consenso alla consultazione del fascicolo sanitario elettronico e gestire le deleghe.
Ad oggi sono 622.000 i cittadini piemontesi che hanno già dato il loro consenso alla consultazione del Fascicolo sanitario elettronico. Nel 2022 le ricette farmaceutiche dematerializzate in Piemonte sono state 43 milioni, usufruite da quasi 3 milioni di cittadini piemontesi.