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Programmazione sviluppo rurale: a marzo via ai bandi

Nel corso della conferenza stampa di inizio anno della Giunta Regionale, l’assessore all’Agricoltura, cibo, caccia e pesca Marco Protopapa ha illustrato quelle che saranno le azioni della Regione per lo sviluppo dell’agricoltura per l’anno 2023,

Protopapa e Cirio

L’assessore Protopapa spiega quali saranno le direttrici principali: «Con la nuova Politica agricola comune 2023-2027 al Piemonte sono stati assegnati 756 milioni di euro di fondi per i 5 anni di programmazione, rivolti ad un’agricoltura sostenibile e allo sviluppo dei territori rurali, che potranno interessare le circa 52 mila aziende piemontesi. L’Assessorato è già al lavoro per l’apertura dei prossimi bandi tra marzo e aprile 2023».

Prosegue Protopapa: «Per quanto riguarda gli investimenti nell’irriguo,  attraverso i bandi regionali 2023 i consorzi d’irrigazione e bonifica potranno beneficiare di sostegni per la realizzazione dei microinvasi per lo stoccaggio d’acqua e le aziende agricole per l’ammodernamento degli impianti e per avere sistemi innovativi. Proprio in tema d’innovazione in agricoltura il Piemonte ha ottenuto 26 mln di euro dal PNRR per investimenti in macchinari e attrezzature ibridi ed elettrici.

Proseguono poi le attività di valorizzazione dei prodotti agroalimentari e vitivinicoli di qualità attraverso il sostegno ai Consorzi di tutela ed alle associazioni di produttori per la promozione del cibo e vino made in Piemonte, anche ai grandi eventi nazionali e internazionali.

In difesa delle nostre colture intensificheremo le attività di ricerca del settore fitosanitario nella lotta agli organismi nocivi che colpiscono diversi comparti produttivi, come l’ortofrutta, il florovivaismo, il corilicolo, il vitivinicolo e il cerealicolo, incluso il comparto risicolo.

Per quanto riguarda l’emergenza sanitaria della peste suina africana sono in atto tutte le azioni predisposte dal Commissario nazionale, le attività di biosicurezza con le relative risorse messe a disposizione degli allevamenti e si attendono le nuove direttive europee sanitarie previste a completamento della perimetrazione dell’area individuata come zona di restrizione II».

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