Altare. L’amministrazione comunale di Altare guidata dal Sindaco Roberto Briano è intervenuta con un comunicato per correggere e smentire alcune dichiarazioni rilasciate in merito alla vicenda dell’ex-Savam dal capogruppo di maggioranza dimissionario Rita Scotti.
“In riferimento alle parole utilizzate” dice il comunicato dell’amministrazione comunale altarese “Parole quali ‘consulenza basata su analisi visiva, quindi guardando il complesso e la documentazione già presentata / perizia “a vista”’ si ritiene di dover completamente smentire quanto affermato dalla suddetta precisando che la consulenza, oggetto della Convenzione stipulata, si baserà sull’analisi visiva dello stato di fatto in sito e sull’analisi della documentazione già fornita dalle parti, consistente in un giudizio esperto che sarà riportato in una relazione esplicativa, corredata da elaborati grafici degli interventi che si andranno a compiere; il tutto dovrà essere supportato da valutazioni quantitative della sicurezza e da elaborati grafici esecutivi, svolti da professionista abilitato. Non siamo quindi in presenza di una “perizia “a vista”, ma di una ricerca-analisi che ha come obiettivo principale la riduzione dello stato di pericolo e la riapertura di Via XXV Aprile e Via Cesio.
La Determina di impegno di spesa n. 246/2022, riguarda la cifra di euro 5.000,00 più IVA, relativa all’affidamento dell’incarico per l’attività di ricerca. Il Comune di Altare ha anticipato l’importo con fondi propri stanziati a Bilancio Unico di Previsione 2022/2024 esercizio 2022, come si evince dalla deliberazione di consiglio comunale n. 56 avente ad oggetto “Approvazione Variazione al Bilancio 2022/2024” adottata in data 29/11/2022, approvata con voti favorevoli n. 8 (compreso il neo-dimissionario consigliere) e voti astenuti n. 2 (consiglieri di minoranza) su n. 10 consiglieri presenti. La suddetta cifra sarà oggetto di rivalsa sugli altri Enti coinvolti, perciò, la dichiarazione non risulta corretta in quanto l’Amministrazione non ha in carico totalmente l’importo precedentemente citato.
La scelta di incaricare l’Università di Genova è stata condivisa dagli Enti in quanto la stessa può essere considerata un Ente Super Partes e quindi imparziale.
La ricerca ha come priorità l’apertura della strada e non deve riguardare la sistemazione del compendio Ex Savam, un’area privata che non è di competenza comunale. Gli approfondimenti delle problematiche della suddetta area saranno espletati in una fase successiva ed alla luce di quanto ottemperato o meno dalla proprietà.”