La CEI sul “Cammino sinodale”

Il «Cammino sinodale» è stato al centro della sessione straordinaria del Consiglio episcopale permanente, del 16 novembre a Roma. Il cardinale presidente Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, sottolinea: «Il percorso delle Chiese italiane è un momento importante di ascolto, anche per capire perché tanti non si sentono ascoltati da noi; per non parlare sopra; per farci toccare il cuore; per comprendere le urgenze; per sentire le sofferenze; per farci ferire dalle attese; per parlare a tutti.

Una delle novità più grandi è la rete dei circa 400 referenti che si sono spesi nelle diocesi, promuovendo iniziative, producendo sussidi e inventando strade nuove per l’ascolto. Sono stati i primi a mettersi in gioco, ad accettare la sfida del cambiamento, a sperimentare un modo diverso di lavorare insieme». Il presidente esprime preoccupazione per le sofferenze della gente e «per le pesantissime ricadute di una guerra folle, che auspichiamo e preghiamo sia fermata subito per il bene di tutti».

Il Consiglio permanente ribadisce la validità dei gruppi sinodali, soffermandosi sulla proposta dei tre «cantieri sinodali, della strada e del villaggio; dell’ospitalità e della casa; delle diaconie e della formazione spirituale comuni a tutte le diocesi». I cantieri – sottolineano – «possono aiutare nell’esercizio di apertura ai mondi che non ci appartengono, quelli con cui pensiamo di non aver nulla da spartire perché sono lontani dall’esperienza cristiana o perché fanno paura». Il Consiglio ha approvato il testo dell’organigramma del «cammino sinodale» ricordando che «agli organi statutari della Cei – assemblea generale, Consiglio permanente e presidenza – spetta la responsabilità di accompagnare i lavori e di compiere le scelte di fondo, in base alle competenze».

Secondo tema affrontato il 16 novembre 2022 la prima stesura della «Ratio nationalis per la formazione nei seminari d’Italia» che aggiornerà «La formazione dei presbiteri nella Chiesa italiana. Orientamenti e norme per i seminari» del 2006, che è ancora punto di riferimento essenziale per tutti i formatori in Italia. L’aggiornamento più significativo riguarda i capitoli sulla «Tappa propedeutica» e l’«Itinerario formativo» del Seminario maggiore. Dice il comunicato finale: «L’obiettivo è elaborare un testo puntuale, ma aperto a ulteriori sviluppi, in linea con i grandi cambiamenti epocali, con il Sinodo della Chiesa universale e con il Cammino sinodale delle Chiese italiane». La versione definitiva della «Ratio» verrà portata all’assemblea generale del maggio 2023.

P. G. A.

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