Acqui Terme. Il museo archeologico acquese diventa sempre più inclusivo. Aumenta infatti il numero di opere realizzate in 3D al fine di renderle fruibili per gli utenti ipovedenti.
Questa volta, con una spesa di circa 2mila euro, si riprodurranno i resti dell’Acquedotto Romano, uno dei simboli della città. Un progetto che fa seguito alla creazione di altri reperti custoditi al museo.
Ai modelli 3D, stampati in PLA, è abbinata tramite QR code un’audiodescrizione dell’oggetto riprodotto, che spiega il reperto archeologico descrivendone la funzione.