Pallapugno serie A, il 100º campionato è vinto dal Cortemilia
Nocciole Marchisio 11
Olio Roi Imperiese 9
Dogliani. Massimo Vacchetto è entrato nell’olimpo della pallapugno, ha conquistato il suo 7º campionato, conquistando per i colori giallo – verdi il 100º scudetto della storia della Pallapugno. Max, il roerino, ha superato Franco Balestra e Massimo Berruti vincitori di 6 campionati, davanti a lui solo Augusto Manzo a 8 e l’immenso Felice Bertola a quota 12. Per la Nocciole Marchisio Cortemilia è questo il 3º campionato dopo quello del 1993 (Flavio Dotta) e il 2021 (Massimo Vacchetto). Altro record per Max e la Nocciole Marchisio Cortemilia è l’aver centrato il triplete (tutti i trofei della stagione) conquistato nel 2022 (supercoppa, coppa Italia, campionato). Nello spareggio finale disputatosi nello sferisterio di Dogliani, sabato 29 ottobre, alle ore 14.30 (baciato dal sole), ha vinto il campione più forte (tecnicamente e tatticamente), supportato dalla squadra più forte, che nell’arco del campionato ha dimostrato la sua superiorità, fra tutte le contendenti. Alla finale sono giunte le due squadre più attrezzate, capitanate dai due giocatori migliori: Massimo Vacchetto e Federico Raviola, coetanei, 29 anni, che hanno imparato il mestiere insieme nelle giovanili. Ad assistere un pubblico di oltre 1200 persone, in uno sferisterio (imbandierato dai colori del tricolore) gremito come mai in questa stagione, dove spiccavano i colori verdi dell’imperiese e il giallo verde della Nocciole Marchisio. Tifo molto caldo, con olé, trombe, striscioni, coriandoli; da notare anche alcuni sani battibecchi tra le tifoserie. Ad arbitrare l’incontro una terna ligure: Andrea Ferracin di Cairo Montenotte, assistito da Ezio Salvetto di Murialdo e Salvatore Nasca di Albisola Superiore. Tante le autorità presenti tra il pubblico dal presidente delle Regione Alberto Cirio al presidente della Fipap on. Enrico Costa, gli sponsor del campionato (Banca d’Alba con il presidente dott. Tino Cornaglia, l’Egea), a gran parte dei componenti il consiglio federale, poi campioni del passato, vincitori di campionati che sono stati premiati dalla Fipap con una pergamena, nell’intervallo, in ricordo del 100º campionato.
Le squadre in campo: Nocciole Marchisio Cortemilia con: Massimo Vacchetto, Federico Gatto, Francesco Rivetti, Marco Parussa, 5º giocatore Fabio Marchisio, Davide Priero, direttore tecnico Giani Rigo ed il maestro Giovanni Voletti, fisioterapista Massimo Bertolusso e preparatore Diego Roveta e l’Olio Roi Acqua San Bernardo Imperiese di Dolcedo con: Federico Raviola, Alessandro Benso, Davide Iberto, Roberto Novaro, 5º giocatore, Simone Giordano, d.t. Riccardo Aicardi. Inno all’inizio cantato dal soprano cuneese Serena Garelli.
Partita equilibrata che va al riposo sul 5 pari alle 16.10. Alla ripresa Raviola si porta sul 6 a 5: Vacchetto in battuta cade a terra per crampi, viene soccorso e rimesso in piedi, ma ha difficoltà in battuta (batte quasi da fermo e al ricaccio ha difficoltà negli spostamenti) sono evidenti. Ancora un gioco per i liguri e Rivetti, terzino al muro dei cortemiliesi, nel fermare il pallone cade e accusa crampi. Si riprende e Vacchetto riesce a tenere la partita e pareggia sul 7 pari. Due giochi per Raviola che va sul 9 a 7 e sostituisce al largo Novaro con Giordano. Anche Raviola sembra mollare e accusa crampi, viene soccorso. La giornata particolarmente calda, fovorisce questi “incidenti”. Si riprende e qui la partita cambia musica, Vacchetto pare ritrovato, viene fuori il campione, chiami i palloni e si porta sul 9 pari, in un crescendo spettacolare, di contro Raviola cala sia in battuta che al ricaccio. Negli ultimi due giochi Max sciorina tutto il suo repertorio tecnico tattico e fa suo lo spareggio aggiudicandosi la partita per 11 a 9, dopo oltre 3 ore e 30 minuti. È tripudio di colori e cori dei giallo verdi. Per Vacchetto è l’ingresso nell’olimpo, sul podio dei grandissimi con Felice ed Augusto. Onore a Raviola che ha giocato una grande partita, sia in battuta che al ricaccio, dimostrando che davanti a lui c’è solo il suo coetaneo. Sugli altri giocatori: brave entrambe le squadre, tese per la finalissima, ma i cui componenti hanno messo in mostra il loro repertorio e le loro malizie. La Nocciole Marchisio Cortemilia del presidentissimo Francesco Bodrito, società costruita e ben programmata a cui va il merito di aver scoperto un Federico Gatto nel ruolo di spalla e aver riportato alla pallapugno Marco Parussa, miglior terzino al largo, per non dire di Francesco Rivetti, grinta, carattere, tecnica e al muro contende la leadership a Bolla. L’Imperiese bella squadra che ha fatto il massimo e che il prossimo anno sarà sicuramente nuovamente finalista.
Max e Federico nel 2023 dovranno guardarsi, da Marco Battaglino e sperare in qualche rivelazione.
La Nocciole Marchisio ha terminato la storica giornata a Cortemilia nel bar da “Chilin” per un brindisi e una pizzata. Ora si programmerà una grande festa per festeggiare i traguardi raggiunti dalla Nocciole Marchisio nel 2021 e 2022.
G.S.