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1 alessandrino su 10 in difficoltà a riscaldare casa

Alessandria. Un alessandrino su dieci è stato in difficoltà a riscaldare adeguatamente la propria abitazione nel 2021. Una tendenza destinata a crescere in questo inverno 2022 per effetto dell’aumento delle bollette e della riduzione del potere di acquisto.

È quanto afferma Coldiretti Alessandria sulla base del Rapporto Istat sui Sustainable Development Goals (SDGs) che presenta l’aggiornamento e l’analisi delle misure statistiche finalizzate al monitoraggio dell’Agenda 2030.

Circa 5,6 milioni di individui in Italia sono in condizioni di povertà assoluta con la quota di popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale che è pari al 25,4% ma si differenzia notevolmente a livello regionale.

La punta dell’iceberg della popolazione a rischio povertà o esclusione sociale sono le oltre 2,6 milioni di persone che in Italia sono costrette a chiedere aiuto per mangiare, secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Fondo per l’aiuto europeo agli indigenti (Fead) in riferimento al report dell’lstat sulle “Condizioni di vita e reddito delle famiglie.

“Con la crisi un numero crescente di persone è stato costretto a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente ai pacchi alimentari. Purtroppo gli indigenti, quelli che non hanno neanche da mangiare, sono in costante aumento anche sul territorio provinciale – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – Fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività che sono state colpite dalle misure contro la pandemia e non sono più riuscite a stare sul mercato. Persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche”.

Se i prezzi per le famiglie corrono, l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio.

A spingere i rincari è anche l’aumento della dipendenza alimentare dall’estero: dal grano per il pane al mais per l’alimentazione degli animali, sono cresciute in valore di quasi un terzo (+29), aprendo la strada anche al rischio di un pericoloso abbassamento degli standard di qualità e di sicurezza alimentare.

“Contro la povertà è cresciuta anche la rete di solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini a partire dall’esperienza della Spesa sospesa di Campagna Amica – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco – In questi mesi sono state molte le azioni messe in campo da Coldiretti, un segno concreto e tangibile verso le fasce più deboli della popolazione, che purtroppo sono state quelle più duramente colpite dagli effetti della pandemia. Emergenza alla quale si è unito l’impegno per portare aiuti sia nelle zone martoriate dalla guerra che tra i profughi arrivati in Italia e nella provincia alessandrina”.

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