Pallapugno serie A semifinale Coppa Italia: Cortemilia vince ed è in finale
Nocciole Marchisio 9 – Olio Roi Imperiese 7
Cortemilia. La Nocciole Marchisio, del sei volte campione d’Italia Massimo Vacchetto, ha vinto, nella serata di domenica 10 luglio, la semifinale di Coppa Italia 2022, gara unica, contro l’Imperiese di capitan Federico Raviola per 9-7, ed è finalista. Finale “secca” che si disputerà nello sferisterio di Bormida sabato 27 agosto alle ore 21 e vedrà la Nocciole Marchisio opposta all’Araldica Castagnole di Cristian Gatto.
Ad arbitrare la gara Andrea Ferracin di Cairo Montenotte, coadiuvato da Bruno Grasso di Santo Stefano Belbo, difronte ad un pubblico di 300 persone.
Gara che ha visto l’Imperiese partire forte, subito 2 a 0, poi la rimonta della Nocciole Marchisio che va al riposo, alle ore 21.50, sul 6 a 2. Alla ripresa ancora un gioco per i locali che vanno sul 7 a 2. Qui inizia un’altra partita con Federico Raviola e c. che crescono, mentre i locali calano, soprattutto Max e la spalla Federico Gatto che non ha giocato sui suoi livelli e si arriva sul 7 a 6 per Vacchetto. Ancora un gioco per la Nocciole Marchisio che allunga 8 a 6. Raviola accorcia ancora 8 a 7 e poi la chiusura di Vacchetto 9 a 7 con un 40 a 30, alle 23.30.
Nei locali bene Rivetti, suo il pallone che cambia la gara e consente il 7 a 6 e così Marco Parussa, sempre su alti livelli, non in palla Gatto e calo nella ripresa di Vacchetto, che sembra legato nei movimenti, specialmente in battuta, ma ciò si nota poco, dall’alto della sua immensa classe. Contro un’Imperiese che con Raviola è la seconda forza del campionato, ma troppo poco supportato dalla squadra specialmente spalla e terzino al largo, il solo Iberto, sicuro e preciso al muro, una sicurezza. Da registrare alcuni vociare dello staff ospite in battuta che disturbavano quando il capitano del Cortemilia batteva, con intervento dell’arbitro.
Domenica 17 luglio, alle ore 20.30, nello sferisterio di Cortemilia primo incontro dei play-off tra la Nocciole Marchisio di Max Vacchetto e la Subalcuneo di Andrea Daziano.
G.S.