Ordinanze dei sindaci: limitare l’uso di acqua potabile
Il sindaco di Cassinelle Roberto Gallo fa un appello alla cittadinanza: «Amag mi informa che la vasca di accumulo dell’acquedotto è in allarme da oggi pomeriggio (il 16 giugno) per basso livello. Purtroppo, nonostante siano stati eseguiti tutti gli interventi sulla rete, le sorgenti, a causa della persistente siccità, non hanno più la capacità di alimentare le vasche. Le captazioni sono ridotte del 70% sia a Bandita che nell’Orba e non piove praticamente da sei mesi.
Lancio questo appello per snsibilizzare tutti voi ad usare la quantità minima indispensabile di acqua e solo per usi domestici. Solo con attenzione e parsimonia possiamo superare questo difficile periodo. Usiamo poca acqua per averla tutti!»
Sulla stessa linea il sindaco di Molare Andrea Barisone.
Il sindaco di Ovada Paolo Lantero, su richiesta di Gestione Acqua che gestisce l’acquedotto cittadino, ha emesso un’ordinanza che impone l’uso di acqua del rubinetto solo per scopi domestico-sanitari.
L’emergenza siccità si fa già sentire e siamo solo a giugno! Se continua così, chissà ad agosto!
Dunque usare poca acqua, l’indispensabile, per averla tutti!
Ma perché non si è fatto nulla o ben poco, a livello nazionale ed in generale, in tutti questi anni, per non sprecare acqua dalle tubazioni in perdita, per convogliare adeguatamente l’acqua piovana, per creare invasi quanto mai opportuni ed efficienti?
Far limitare il consumo di acqua non è solo un’educazione ma anche e soprattutto un sistema politico-amministrativo per non arrivare a situazioni drammatiche e di grande emergenza idrica, come quella che si avvicina.