Urne aperte domenica 12 giugno dalle 7 alle 23. Consultazione elettorale per eleggere il sindaco
Acqui Terme. Il tempo delle decisioni è giunto. Domenica 12 giugno Acqui sceglie il suo nuovo sindaco.
La consultazione elettorale coinvolge, per quanto riguarda le elezioni amministrative, circa 1000 Comuni in tutta Italia (sul nostro territorio, oltre ad Acqui, si vota per il rinnovo dei Consigli comunali anche a Cairo, Molare, Alice Bel Colle, Altare, Vesime e Giusvalla).
Urne aperte domenica 12 giugno dalle 7 alle 23.
Le elezioni amministrative interesseranno quasi 9 milioni di elettori in tutta Italia.
Nelle città con più di 15mila abitanti, tra cui Acqui, in caso di ballottaggio si voterà di nuovo il 26 giugno 2022.
Come noto, i candidati a sindaco sono sei: oltre a Lorenzo Lucchini, che cerca la riconferma per il secondo mandato, appoggiato da due liste civiche, sono in corsa anche Alessio Barosio (UDC), Bruno Barosio (candidato unitario del centrosinistra, supportato da due liste), Bernardino Bosio (lista civica), Danilo Rapetti (supportato da 4 liste civiche) e Franca Roso (candidata del centrodestra, sostenuta da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, più una lista civica). Sono invece 210 i candidati a consigliere considerando l’insieme delle varie compagini.
Come si vota? I seggi saranno aperti tutto il giorno dalle 7 alle 23, e si può votare in qualunque orario in questa fascia: per accedere alle urne è necessario portare un documento di identità valido, la tessera elettorale e la mascherina (consigliata). Sono ammessi al voto tutti i cittadini maggiorenni presenti nelle liste elettorali. Non può votare chi ha una pena che comporta l’interdizione dai pubblici uffici. Possono votare anche i cittadini europei che vivono in quella città, a patto che si siano iscritti alle liste elettorali.
Ad Acqui, essendo un Comune sopra quota 15000 abitanti, si può:
– tracciare un solo segno sul rettangolo recante il nominativo di un candidato sindaco, senza cioè segnare alcun contrassegno di lista: in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco prescelto
– tracciare un segno solo sul contrassegno di una delle liste oppure tracciare un segno sia sul nominativo del candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco: in entrambi i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista collegata
– esprimere un voto disgiunto, tracciando un segno sul nominativo del candidato sindaco e un altro segno su una delle liste ad esso non collegata: in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata.
– è possibile esprimere fino a due preferenze, scrivendo il nome o il cognome dei candidati a consigliere prescelti. Si possono esprimere preferenze anche all’interno una lista diversa da quella votata per il sindaco, ma se si sceglie di esprimerne due, i candidati devono essere all’interno della stessa lista.
È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno); qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 26 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati.
Nei Comuni più piccoli, ovvero con meno di 15mila abitanti, non è previsto il ballottaggio e neanche il voto disgiunto. Verrà eletto chi ottiene la maggioranza dei voti. Si può scegliere il sindaco tracciando una X sul nome del candidato, sul simbolo della lista o esprimendo una preferenza per il consiglio comunale.