Acqui Terme. Venerdì 10 giugno, una stagione d’organo che comincia nella Cattedrale di San Guido, ideata e promossa dalla Fondazione “Elisabeth De Rothschild” di Rivalta Bormida, che, in questo primo appuntamento, ha sviluppato una interessante e significativa sinergia con la Parrocchia del Duomo, la Diocesi di Acqui, la Fondazione “Jona Ottolenghi”, ricevendo naturalmente il patrocinio del Municipio d’Acqui.
Nell’ambito della VII edizione nazionale della “Lunga Notte delle Chiese”, venerdì 10 giugno (inizio concerto alle ore 20.45) è infatti atteso il M° Andrea Verrando.
Egli, sullo storico organo ottocentesco due manuali e pedaliera realizzato da Camillo Bianchi tra 1874 e 1885 (la data di ampliamento), presenterà un bel carnet d’esecuzione, in cui spicca – con Girolamo Frescobaldi (1583/1643), Toccata prima e Toccata per l’Elevazione, Bernardo Pasquini (1636/1710), Toccata del Secondo Tono, Jan P. Sweelinck (1562/1621), Variatio more palatino e Domenico Zipoli (1688/1726), Partita in la minore – in cui spicca il nome di J. S. Bach (1685/1750).
E per di più con la (tanto celebre quanto “pericolosa”) Toccata e fuga in re minore BWV 565.
Ma ci sarà anche W. A. Mozart (1756/1791) con l’ Adagio e Allegro KV 594, e Vincenzo Petrali (1830/1889) con il Versetto n.1 per il Gloria in re maggiore.
Nel corso della “Lunga Notte delle Chiese” saranno allestite visite guidate gratuite ai tesori del Duomo di San Guido, con particolare riferimento al Trittico del Bermejo, ai restauri degli apparati lignei della Sagrestia dei Canonici, e alla tela del Monevi (oggi temporaneamente ospite della Cappella di San Carlo) che ritrae l’Assunzione della Vergine.
Ma anche la Casa di Riposo “Jona Ottolenghi” 1897 aprirà le sue porte. Consentendo la visita al Figliol prodigo di Arturo Martini. E alla artistica Cappella del Ricovero. Un ambiente scrigno di bellezze, impreziosito dall’estro di Herta von Wedekind e dai tanti artisti, qui convocati da lei e dal marito Arturo Ottolenghi.
G.Sa