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Aggiornamento sulle azioni di contrasto alla PSA (Peste Suina Africana) nelle Aree Protette dell’Appennino Piemontese

Acqui Terme. Ci scrive Danilo Repetto, Presidente dell’ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese

«Nel mese di aprile le Aree Protette dell’Appennino Piemontese hanno messo in campo, attraverso l’Ufficio di Vigilanza dei guardiaparco e l’Ufficio Tecnico, le attività previste dai Decreti del Presidente della Giunta Regionale n. 15 del 15 marzo 2022 e n. 21 del 30 marzo 2022.

Sorveglianza attiva per la ricerca delle carcasse di cinghiale.

È proseguita la ricerca attiva delle carcasse nelle Aree di competenza con la pronta segnalazione agli Enti preposti.

Corsi di formazione sulla Biosicurezza relativi alla Peste Suina Africana (PSA)

Il personale dipendente insieme agli Operatori Selezionati dell’Ente sono stati coinvolti nel monitoraggio e nell’attuazione del Piano di depopolamento del cinghiale. A tal fine è stato frequentato il Corso di formazione sulla Biosicurezza relativi alla Peste Suina Africana (PSA) in conformità alla nota della Regione Piemonte Direzione Sanità e Welfare, il cui piano didattico ha previsto la trattazione delle indicazioni sulla resistenza del virus nelle diverse matrici, le misure da adottare per evitare la contaminazione ambientale e la diffusione del virus della PSA, le misure di smaltimento dei visceri e di trattamento delle carcasse nelle diverse aree individuate dai DPGR, nonché di disinfezione di strumenti potenzialmente contaminati.

Un primo corso si è tenuto in Alessandria con la docenza del dott. Giampiero Rizzola  Responsabile del Servizio veterinario Area “A” (Sanità Animale), del dott. Pier Luigi Bassi Responsabile del Servizio veterinario Area “B” (Igiene degli Alimenti di Origine Animale) e del Dr. Alessandro Falchi Dirigente Veterinario Referente settore suinicolo.

Un secondo corso si è tenuto nel parco della Mandria con la docenza del dott. Ezio Ferroglio, professore di parassitologia e malattie parassitarie degli animali presso il Dipartimento di Scienze Veterinaria dell’Università degli Studi di Torino e coordinatore per tutto il Sud-Est Europa per il Progetto Enetwild (https://enetwild.com), un consorzio composto da importanti istituzioni per l’ecologia e la salute della fauna selvatica finanziato dall’EFSA (https://www.efsa.europa.eu/it) – Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare.

Attivazione gabbie

Le Aree Protette dell’Appennino Piemontese nel mese di aprile hanno predisposto le gabbie di cattura per i cinghiali previste dal Piano di gestione faunistica, ai sensi del Regolamento 24 marzo 2014, n.2/R, finalizzato al controllo e al contenimento della specie cinghiale, in ottemperanza delle misure di depopolamento del cinghiale previsto dal Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della Peste Suina Africana nei suini da allevamento e nella specie cinghiale (Sus scrofa).

Le gabbie sul territorio sono in totale 16, collocate sia nel Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo sia nel Parco dell’Alta Val Borbera. La loro posizione, georeferenziata, è stata comunicate al Servizio Veterinario dell’ASL competente, in attuazione del punto 2.5.3 dell’allegato 1 del D.P.G.R. 15 marzo 2022, n. 15, nell’ambito delle azioni concordate con il Nucleo di Coordinamento Regionale.

Operatori Selezionati con equipollenza

L’Ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese è stato individuato dal Settore Sviluppo sostenibile, Biodiversità e Aree naturali della Regione Piemonte quale Soggetto gestore unico per tutte le istanze di equipollenza delle abilitazioni di “Operatore Selezionato” di cui alla Legge n. 394/1991 e s.m.i. ottenute in altre Regioni o Province autonome o presso soggetti diversi dai suddetti Enti di gestione.

Nel 2022 sono stati 27 i riconoscimenti di equipollenza degli attestati di abilitazione ottenuti a seguito di partecipazione e superamento di Corso per la selezione della specie cinghiale che sono conformi sia ai criteri ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sia ai criteri regionali di cui all’art. 10 del Regolamento 2/R del 24 marzo 2014 della Regione Piemonte.

L’Ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino Piemontese collabora dal 2001 con Operatori Selezionati del territorio (un tempo Selecontrollori), attualmente 21, i quali sono stati integrati recentemente grazie al corso di formazione organizzato dall’ente nel Parco dell’Alta Val Borbera a ottobre 2021.

Il Bando Operatori Occasionali non è più attivo

A seguito dell’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale D.P.G.R. n. 15/2022 inerenti la gestione della P.S.A. in Regione Piemonte il Bando per la selezione e la formazione di operatori occasionali per il controllo della specie cinghiale nel Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo e dell’Alta Val Borbera ai sensi del D.P.G.R. 24 marzo 2014 n. 2/R, che prevedeva costi di adesione a carico dei partecipanti, è stato sospeso in quanto, al momento, in contrasto con le ultime direttive regionali».

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