La Croce Bianca di Altare non sarebbe in grado di effettuare il servizio di soccorso notturno per mancanza di volontari
Altare. Proprio nei giorni in cui Altare saluta per sempre uno dei fondatori della Croce Bianca, l’ex sindaco Silvano Oddera, si manifestano in tutta la loro drammaticità le conseguenze della crisi di volontari che minaccia la sopravvivenza dell’associazione e quindi i preziosi servizi che la medesima garantisce alla cittadinanza.
Nei giorni scorsi l’attuale segretario della P.A. Croce Bianca di Altare, Virgilio Faccini, ha lanciato un accorato appello sui social in occasione di un avviso col quale si annunciava per la prima volta, in quarant’anni di attività, che la Croce Bianca altarese non sarebbe stata in grado di effettuare il servizio di soccorso notturno per mancanza di volontari.
La situazione è drammatica e riguarda tutti i cittadini valbormidesi perché la carenza del servizio potrebbe fare la differenza fra la vita e la morte.
«Stanotte ad Altare – ha scritto Faccini – non sarà disponibile il servizio di Pronto Intervento della Croce Bianca per mancanza di volontari. Un eventuale intervento d’urgenza sarà coperto da Carcare o Cairo Montenotte, anche loro in ogni caso spesso in crisi per la stessa difficoltà. Il problema non è chi verrà per un’emergenza ma il tempo necessario per arrivare : in caso di arresto cardiaco, ogni minuto di blocco del cuore riduce del 10% le probabilità di sopravvivenza».
Quindi Faccini ha fatto appello al cuore e alla sensibilità dei concittadini:
“Davvero non potete dedicare una mezza giornata o una notte al mese per aiutare i vostri genitori, fratelli, figli?”.
Il tema è stato ripreso, sempre sui social, da Davide Berruti, volontario della Croce Bianca di Altare ed ex Sindaco del paese del vetro.
“La Croce Bianca di Altare ha enormi difficoltà di organico è sempre più difficile, a volte impossibile, garantire i servizi, sia quelli di emergenza, che quelli cosiddetti ordinari” spiega Berruti “La Croce Bianca di Altare si fonda sull’impegno di personale totalmente volontario e, da quasi 50 anni, offre un indispensabile e fondamentale ruolo per i paesi di Altare, Mallare, Quiliano (Cadibona) e Cairo Montenotte (Ferrania) e per l’intera Valle e per il savonese (presidiamo, ad esempio, un lungo tratto autostradale).”
Il punto è, come ha evidenziato Berruti, che tutto questo non è affatto scontato, non è per nulla dovuto e, mai come ora è stato a rischio. Ciò significa che ognuno di noi, ognuno dei nostri cari, potrebbe non ricevere assistenza medico sanitaria con il necessario tempismo. Le conseguenze potrebbero essere anche tragiche.
“Qual’è la soluzione?” chiede Berruti, che offre anche la risposta “Nuove persone che mettano a disposizione un po’ del proprio tempo e competenze per gli altri (che poi è tempo investito anche e soprattutto a proprio favore e nel proprio interesse). Il discorso è semplice nella sua gravità. Si può decidere di mettersi in gioco e risolverlo o girarsi dall’altra parte. Tutto il resto, sono chiacchiere che purtroppo serviranno a poco.”
Insomma qualsiasi sia la vostra età offrite un po’ del vostro tempo, anche solo un’ora alla settimana, alla Croce Bianca ci sono persone a cui il vostro aiuto è indispensabile e può essere questione di vita o di morte. L’appello lo ha fatto la Croce Bianca di Altare, ma vale anche per gli altri sodalizi valbormidesi come quelli di Carcare e Cairo Montenotte.
Flavio Strocchio