Ovada

Peste suina: si allentano le misure restrittive ma non basta

Il Comune di Mornese, dopo l’autorizzazione dell’Asl alla riapertura, per le persone e i veicoli, delle strade panoramiche del paese, ha autorizzato la fruizione del percorso verde e dell’area attrezzata.

Si può quindi utilizzare il percorso verde, la strada bianca da via San Carlo alla località Belvedere sino alla panchina gigante (la Big banch), con le dovute cautele.

Non ci si deve allontanare dal percorso dedicato ed inoltrarsi nel bosco, limitare il disturbo della fauna onde evitare la dispersione dei cinghiali al di fuori dell’area infetta. Le auto devono essere parcheggiate sulla strada e non sul terreno circostante.

La deroga vale anche per la strada della Cirimilla a Lerma, verso le Capanne di Marcarolo.

In ogni caso possono essere di buon riferimento i modi con cui è stata affrontata ed eradicata la peste in altri Paesi europei. Esempi significativi da tenere presenti ed a cui guardare con attenzione: valga per tutti l’esempio della Sardegna.

Intanto sta crescendo la disapprovazione di molti abitanti (sindaci compresi) ed operatori economici di varie categorie della zona tra il Piemonte e la Liguria riguardo alle misure prese per ostacolare la diffusione della peste (come la chilometrica recinzione per delimitare e circoscrivere la zona infetta). Ci si sente in pratica come ostaggi in casa propria, senza la possibilità di muoversi liberamente all’aperto e di operare come prima con le proprie attività produttive. In un territorio già fortemente penalizzato ed indebolito economicamente da due anni di covid.

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