Esposizione di pittura e fotografia a Castelnuovo Belbo
Castelnuovo Belbo. Prosegue sino al 15 aprile nei locali del Palazzo Comunale, un’esposizione di pittura e fotografia con le opere di 4 pittrici ed un fotografo, ampiamente apprezzati dal vasto pubblico affluito all’inaugurazione..
I Pittori
Liliana Beatrice Maccario, nata a Buenos Aires, si dedica alla pittura ad olio da circa 15 anni, sotto la guida del Maestro Gianni Bruscato di Asti. Interessata ad ogni aspetto dell’arte figurativa, è dal 2018 socio e membro del Direttivo dell’Associazione “Artemisia” di Asti. L’utilizzo del pennello come tecnica non disdegna anche qualche sperimentazione con l’uso della spatola.
Donatella Robotti, nata ad Aosta, con radici castelnovesi di entrambi i genitori. Autodidatta. La sua passione per la pittura e per tutto ciò che esprime arte ed emozioni ha inizio intorno ai 12 anni. “Prediligo olio su tela e da qualche tempo uso tecnica con acrilico. Mi accosto volentieri all’acquerello, da non molto riscoperto. L’autonomia dell’espressione pittorica risiede nel mio essere da sempre”.
Graziella Ernesta Scebba, nativa di Castelnuovo Belbo, si è formata artisticamente per oltre 10 anni presso l’Atelier di pittura di Jacques Richard, a Bruxelles, dove ha esposto i suoi lavori, ispirati dalla sua lunga esperienza internazionale, interpretata in visioni pittoriche dal tocco surrealista.
Silvia Secco, nata a Torino, di professione insegnante, sin da bambina ha mostrato un particolare interesse per il disegno e ha appreso la tecnica di pittura a olio su tela nei primi anni ’80. Ha partecipato a varie mostre e concorsi di pittura ottenendo in molte occasioni consensi e premi.
Il Fotografo
Pietro Enrico Restelli in arte P.R.O.O.F_678, osservatore, orticoltore fotografo di Tradate (VA), si è avvicinato alla fotografia quando andava a scuola alle medie e poi negli scout con le classiche macchine usa e getta a rullino, da 3 anni usa 2 digitali con impostazioni manuali. Come fotografo scatta la semplicità di un albero, lo sguardo di un essere vivente, il modo di apprezzare questo mondo grande, ma anche piccolo, con i suoi vivaci o tristi colori.