Gli agriturismi del territorio pronti per i ponti di primavera

Alessandria. Le aziende del settore agroturistico hanno perso nell’ultimo anno il 27% delle presenze rispetto a prima della pandemia, soprattutto per effetto del crollo degli stranieri ma anche degli italiani.

È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in riferimento alle difficoltà del settore della ristorazione evidenziate nel rapporto Fipe.

Il risultato è che, tra alloggio e ristorazione, l’agriturismo italiano con il balzo dei prezzi dell’energia ha perso 1,25 miliardi tra il 2020 (758 milioni) e il 2021 (500 milioni), secondo le stime della Coldiretti su dati Ismea, dai quali si evidenza che prima della pandemia, nel 2019, il fatturato era di 1,56 miliardi.

“Per le nostre imprese agrituristiche il 2021 è stato ancora un anno difficile, anche se con buoni segnali di ripresa soprattutto d’estate – ha evidenziato Stefania Grandinetti Presidente Regionale e Provinciale Terranostra – anche perché l’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy post covid in quanto contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità nelle nostre campagne per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare l’affollamento. Oltretutto, i nostri circa 70 agriturismi sul territorio alessandrino, sono altamente qualificati grazie ai corsi che vengono periodicamente organizzati per i cuochi contadini e per l’ospitalità. Per questo auspichiamo in una concreta ripresa anche in vista delle prossime festività pasquali e dei prossimi ponti primaverili. Siamo pronti ad accogliere al meglio i turisti offrendo la nostra cucina del territorio, sempre con attenzione a non sprecare nulla, e i diversi servizi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, ma anche per appassionati della cultura e del benessere”.

“La riscoperta dei piccoli borghi è anche una scelta strategica importante per promuovere nuovi flussi turistici nelle campagne offrendo allo sguardo del visitatore la bellezza del paesaggio, le tradizioni e la cultura di un’agricoltura in armonia con la storia e l’ambiente. Nei 178 piccoli Comuni della provincia di Alessandria con meno di 5mila abitanti i circa 200.000 residenti dispongono di oltre il 54% del territorio provinciale. Per la maggioranza degli ospiti l’agriturismo significa soprattutto cibi genuini e buona alimentazione per questo è fondamentale controllare il legame dell’azienda con l’attività agricola, la tipologia e i prodotti coltivati direttamente per accertare che nel menù offerto siano indicati alimenti stagionali e tipici della zona”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.

“Un’opportunità per rivitalizzare le aree interne valorizzando l’identità territoriale e i sistemi produttivi locali. Con il rilancio di piccoli borghi – ha commentato il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco – si inizia a programmare l’Italia del post Covid, un’occasione anche per alleggerire la pressione demografica sui grandi centri urbani senza ulteriore consumo di suolo e il rischio di cementificazione in un territorio già fragile.”

Il consiglio è di rivolgersi a siti come www.campagnamica.it che permette di scegliere le strutture dove poter soggiornare nel nostro territorio.

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