Acqui Terme. Uniti e compatti più che mai, lunedì 7 marzo i sindacati di Cgil, Cisl e Uil, davanti alla porta di ingresso del Grand Hotel Nuove Terme, hanno ribadito l’intenzione di difendere il posto di lavoro di quelle 30 famiglie cui il futuro è appeso ad un esile filo.
La commissione Terme di palazzo Levi invece, riunitasi sempre lunedì pomeriggio poco prima della protesta organizzata dai sindacati, ha deciso di spostare ogni trattativa in provincia coinvolgendo anche in maniera stretta la Regione.
A sostenere le ragioni dei lavoratori c’era l’intero mondo politico del territorio. Sia quello locale che regionale, fino ad arrivare a quello nazionale con l’onorevole Federico Fornaro di Articolo Uno. C’era anche Roberta Rapetti presidente della Confesercenti di Acqui e Gualberto Ranieri, presidente dell’Associazione “Rilanciamo Acqui”.
Gli acquesi hanno disertato la manifestazione.
Maggiori particolari sulla manifestazione su L’Ancora n.10/2022