La macchina della solidarietà a favore dell’Ucraina

Acqui Terme. Anche quest’anno la macchina della solidarietà si è messa in movimento. Ed è stata la volta di farlo in favore del popolo ucraino. La raccolta sta avvenendo in due punti: alla protezione civile, nel secondo cortile della Caserma Battisti e in via Monteverde, dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18.30. 

“Chi è disponibile ad aiutare a ricevere e sistemare il materiale donato sarà il benvenuto – aggiunge il Sindaco – Ricordo che servono scatole robuste di medie dimensioni per contenere beni donati, le migliori sono quelle per banane”.

La scorsa settimana si è raccolto molto materiale tessile per cui ora sarà privilegiata la raccolta di materiale di primo soccorso e farmaci (le confezioni dovranno essere integre e non scadute). Servono saturimetri, sfigmomanometri, termometri, lacci emostatici, spray per ustioni, garze, bende, ovatta, Betadine, vitamina C, siringhe, aghi butterfly, cannule venose, cerotti, flebo fisiologiche e glucosate, ghiaccio istantaneo, antibiotici, antidolorifici, Tachipirina, gastroprotettori, alcool, antidiarroici, antistaminici, antiemetici, acqua borica. Saranno raccolti anche prodotti per l’infanzia come pannolini per 0-2 anni, indumenti invernali 0-6/8 anni, salviettine umide, biscotti vari e pappe pronte.

“Chiedo anche aiuto per raccogliere torce, batterie A, AA, power bank, materassini pieghevoli e anche sacchi a pelo” aggiunge Lorenzo Lucchini. Per quanto riguarda invece gli alimenti, saranno graditi tisane in bustina, caffè solubile, prodotti da forno, drink energy, barrette, prodotti alimentari in scatola (non in vetro), biscotti e latte a lunga conservazione. Vale anche la pena di ricordare che chi volesse mettere a disposizione alloggi per ospitare famiglie scappate dalla guerra dovrà mettersi in contatto con la protezione civile che saprà fornire tutte le indicazioni necessarie. Anche nelle tre parrocchie cittadine, San Francesco, il Duomo e la Pellegrin, sono state posizionate delle cassette per la raccolta di denaro in favore delle persone colpite dalla guerra. Infine, ma non da ultimo, vale la pena di raccontare che ci sono donne acquesi che hanno deciso di trascorrere la Festa della Donna, impacchettando materiale da inviare in Ucraina. Sono madri di famiglia, studentesse e nonne. Sono donne di tutte le età che hanno deciso di lanciare un messaggio di solidarietà con fatti concreti: il proprio impegno.

“A tutte loro va il mio grazie – ha detto il sindaco Lorenzo Lucchini – il loro impegno mi inorgoglisce e mi auguro che diventi un esempio in grado di coinvolgere tanti altri in questo progetto di solidarietà”.

Gi. Gal.

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