“Come trasformare uno strumento prezioso in una corsa a ostacoli disseminata di trappole: Regione Liguria ci è riuscita egregiamente con la terza edizione di Voucher nido, approvata con delibera della Giunta del 5 agosto 2020. Come M5S, abbiamo raccolto le lamentele di molte famiglie che hanno accolto con comprensibile favore la possibilità di ricevere un supporto economico per far fronte alle spese per il nido dei propri figli. Le criticità riscontrate, però, non depongono a favore dell’Ente che anziché semplificare l’iter, lo ha ingarbugliato”.
Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi, che nell’interrogazione dedicata ha chiesto: “L’iniziativa regionale ha provveduto a riconoscere l’erogazione dei voucher per intero a tutti i soggetti beneficiari che ne hanno fatto domanda entro i termini stabiliti? E poi, la quarta edizione, di cui è in atto la campagna di comunicazione, dispone di tutte le coperture necessarie?”.
“Nonostante i numeri snocciolati in Aula dall’assessore competente nel tentativo di far passare una narrazione positiva, la realtà è purtroppo un’altra: Regione Liguria ha sprecato l’ennesima occasione per aiutare le famiglie. Non è infatti riuscita a intervenire sulla piattaforma Filse per renderla snella e alla portata di tutti”.
“Al netto della lentezza e complessità della procedura (per caricare una domanda ci vogliono almeno 30 minuti), per poter accedere alla misura i richiedenti devono far fronte a un linguaggio che andrebbe semplificato e a un sistema che alle volte salta in fase di caricamento dei documenti. Non solo: in più di un’occasione, la piattaforma ha fatto credere ai richiedenti che fosse sufficiente inserire “almeno due mensilità” per poter ottenere il rimborso per l’intero anno. Invece, si è poi scoperto che andavano inserite tutte le ricevute per essere rimborsati per tutto il periodo di frequenza. Non a caso, per quanto riguarda la scorsa edizione, sono ancora 72 i richiedenti che aspettano di ottenere il rimborso a causa di difficoltà riscontrate nella procedura”.
“Crediamo che i voucher nido debbano essere supportati da una procedura snella e non da un groviglio di norme e scartoffie che altro non fanno che mettere il cittadino in difficoltà. C’è chi sbagliando impara e chi invece diabolicamente persevera: le stesse criticità del voucher nido le avevamo segnalate anche ai tempi dei contributi regionali per pc e tablet. Le schermate Filse purtroppo le conosciamo bene”, conclude Tosi.