Acqui: il Giorno della Memoria nelle fotografie

Acqui Terme. Domenica 30 gennaio la città ha celebrato la Giornata della Memoria. Al Cimitero Ebraico è Domenico Borgatta a ricordare la scomparsa dei testimoni diretti della Shoah e l’avanzare, dati alla mano, del negazionismo (in Italia, nel 2020, il 15,6% del campione, sei volte quello del 2004: i dati dal rapporto Eurispes).

 Dopo il minuto di silenzio, è Ruth Cerruto – per la Fondazione De Rothschild; con lei, che ha ruolo di responsabile culturale, il presidente Yehoshua Levy – a leggere (ma in traduzione italiana) una preghiera. “…Adonai la loro eredità. E diciamo amen”.

Sull’ortoprassi dell’inumazione si sofferma il contributo della prof.ssa Luisa Rapetti. Segue l’invito a considerare il Cimitero degli Ebrei, questa ultima sopravvivenza della pluri secolare presenza della Comunità ebraica acquese, tanto nella ricchezza delle sue forme d’arte, quanto nel valore di libro di pietra, capace di conservare, nelle ricche epigrafi, le biografie di tanti concittadini.

Dopo il ricordo dei partigiani giustiziati nell’economato, è a pochi metri dalla fonte della Bollente, avanti l’ultima Sinagoga acquese, che la manifestazione per la Memoria celebra ulteriori momenti.

 Nel ricordo dapprima del più giovane (Avito Bachi, classe 1929) e della più anziana rappresentante della Comunità (Smeralda Dina, 1855) che trovarono la morte in Germania. Poi con la lettura dei nomi di tutti i deportati acquesi.

Da citare le testimonianze degli Istituti comprensivi acquesi 1 e 2 (ora evocando Sophie Scholl e il gruppo La rosa bianca, ora Liliana Segre, ora il brano Gam gam e altre musiche yiddish: viene meno l’apporto del coro, inizialmente previsto, cancellato dalle cautele sanitarie, ma i giovani strumentisti offrono un bellissimo contributo). Una ulteriore riflessione è offerta dall’Azione Cattolica.

 Non manca una riflessione sulle pericolose confusioni e strumentalizzazioni legate alla Memoria (è il sindaco Lucchini che ricorda proprio la seconda pagina del nostro settimanale e l’apporto, colà offerto, dalla Fondazione De Rothschild di Rivalta Bormida).

 …Mons. Testore, Vescovo d’Acqui, ribadisce l’esigenza di una società che sappia evitare gli errori e i drammi del passato, proprio questi sono evocati, in voce, da Francesco Orsi, in audio collegamento.

G.Sa

L’approfondimento su L’Ancora n.5/2022

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