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Monastero Bormida, il Sindaco: “Peste suina, grave pericolo per economia e immagine della Langa Astigiana”

Monastero Bormida. La notizia della diffusione della peste suina ha portato, se mai ve ne fosse bisogno, nuove preoccupazioni di carattere sanitario per un vasto territorio che, in diverse misure, comprende la Liguria e il Basso Piemonte. Non pericolosa per l’uomo, la malattia ha però una espansione velocissima e facilmente si può trasmettere dai cinghiali che vivono liberi nei boschi agli allevamenti di maiali domestici, soprattutto se allo stato brado o semibrado.

La Langa Astigiana rientra praticamente per intero nella fascia “cuscinetto” dei 10 km. dalla zona infetta e quindi le restrizioni riguardano anche questo territorio.

In pratica, con la recentissima circolare regionale e in attesa delle decisioni del Commissario Straordinario nominato per la gestione della emergenza, sono consentite solo le attività all’aperto (trekking, percorsi) svolte sulle strade provinciali e comunali ed in generale su tutte le strade asfaltate; le attività agro-zootecniche (quali ad esempio pastorizia, ricerca e raccolta del tartufo), sono ammesse purché svolte in aree separate e distinte dall’ambiente boschivo-forestale; le attività selvicolturali che prevedono l’impiego di mezzi pesanti, che possono creare un forte disturbo alla fauna selvatica, sono vietate, mentre sono ammessi i tagli connessi ad approvvigionamento di legna da ardere per autoconsumo da parte dei residenti e ferma restando la possibilità di proseguire e concludere i cantieri di intervento già avviati alla data di entrata in vigore del provvedimento.

La chiusura della attività venatoria porta poi a ulteriori difficoltà nel contenimento di quelle specie – cinghiale ma anche capriolo – che rappresentano un problema per l’agricoltura e per l’ecosistema, vista la loro eccessiva diffusione. Da gennaio a marzo si prelevano femmine e piccoli di capriolo in base al piano di prelievo approvato dalla Regione in seguito ai censimenti effettuati lo scorso anno e se questi provvedimenti non saranno attuati si incepperà tutto il meccanismo degli abbattimenti selettivi di questa specie.

Molto interessanti le dichiarazioni del sindaco di Monastero Bormida dott. Luigi Gallareto che rimandiamo all’approfondimento su L’Ancora n. 4/2022

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