Cairo M.tte. Da parte dei consiglieri comunali Matteo Pennino, Silvano Nervi e Giorgia Ferrari del gruppo “Cairo Civica e Democratica”, è stata depositata in Comune a Cairo, nella mattinata di venerdì 21 gennaio, un’interrogazione relativa alla sicurezza in Italiana Coke.
“Abbiamo acquisito dagli uffici comunali – dichiara la capogruppo Giorgia Ferrari – copia delle comunicazioni tra enti e istituzioni relative alla sicurezza antincendio nella cokeria di Bragno. Riteniamo che sia doveroso, nell’interesse dei lavoratori e dei residenti, avere delle risposte dalla giunta comunale sulle misure adottate in seguito alle allarmanti situazioni descritte e sottolineate da Vigili del Fuoco e Prefettura nelle settimane scorse“.
Pubblichiamo il testo integrale dell’interrogazione:
“Dopo l’accesso agli atti abbiamo potuto verificare il contenuto della corrispondenza intercorsa tra Comune, Prefettura, Vigili del Fuoco e Italiana Coke in relazione alla carenza in capo all’azienda dei requisiti e dei presupposti per l’esercizio dell’attività previsti dalla normativa antincendio.
Da tali atti emerge che il Comando dei Vigili del Fuoco di Savona, con comunicazione del 15/11/2021 avente ad oggetto: “Divieto di prosecuzione dell’attività per mancata SCIA antincendio” a firma del dirigente Emanuele Gissi inviata all’azienda, al Sindaco di Cairo e al Prefetto di Savona, ha richiamato il verbale di sopralluogo del 3/1/2020 e le prescrizioni ivi contenute, evidenziando “la carenza dei requisiti e dei presupposti per l’esercizio delle attività previsti dalla normativa antincendio tali da presentare potenziale pericolo per la incolumità delle persone o la salvaguardia di beni ed ambiente, in quanto non è stata presentata segnalazione certificata di inizio attività (SCIA antincendio)” e non sono disponibili certificazioni e dichiarazioni di conformità degli impianti che ne attestino la rispondenza alla regola dell’arte”.
Il Comando, pertanto, “diffida il responsabile dall’esercizio delle attivita’”.
Tale contenuto è stato richiamato nella successiva nota del 26/11/2021.
Immediatamente la Prefettura ha invitato il Sindaco a ordinare a Italiana Coke di assumere con urgenza tutte le iniziative necessarie al rispetto delle prescrizioni impartite dai Vigili del Fuoco a tutela della pubblica incolumità (prot. nr. 0034527 del 16/11/2021 a firma del Dirigente Area IV regg. Anatriello) e il Sindaco di Cairo, con nota prot. nr. 24177/2021, ha impartito diverse prescrizioni all’azienda, rammentando gli incidenti avvenuti il 3/10/2019 e
il 13/4/2020 (blackout elettrico per incendio di un quadro elettrico).
Italiana Coke ha risposto al Comune e agli altri Enti competenti tramite lettera del 22/11/2021 a firma di Francesco Vallarino, ove dichiara quanto segue: “sono emerse ora come in passato, sia in sede di valutazioni progettuali sia ai fini delle certificazioni, enormi difficoltà ad allineare sul piano formale un’attività concepita negli anni 30 ai criteri attuali di sicurezza antincendio (…)”, “è stato predisposto ed è in corso di attuazione un articolato piano di attività, che tuttavia non può essere eseguito se non nell’arco di una normale pianificazione tecnico – economica”;
“sulla scorta di quanto sopra, le conclusioni tratte dal Comdando VV.F. forniscono una rappresentazione “emergenziale” del mancato adempimento di cui in oggetto non compatibile con il lavoro svolto dall’azienda in questi mesi al fine di migliorare la sicurezza antincendio. In particolare, l’elemento formale – documentale della mancata presentazione della “segnalazione certificata” (che a questo punto parrebbe costituire l’unico motivo di preoccupazione) non fornisce una reale rappresentazione del dato sostanziale, costituito da una complessa e puntuale attività che, come si è documentato, è stata gestita secondo un articolato sistema per la prevenzione dei rischi incendio”
Sugli organi di stampa l’azienda ha dichiarato “abbiamo avviato una serie di interventi volti al miglioramento degli impianti e delle dotazioni antincendio già esistenti” (Il Secolo XIXdel 9/12/2021)
Visto che il tenore delle comunicazioni degli enti preposti, ed in particolare del Comando dei Vigili del Fuoco, creano preoccupazione in merito ai possibili rischi per la sicurezza dei lavoratori, l’incolumità pubblica e la salvaguardia dell’ambiente tanto da arrivare al divieto di prosecuzione dell’attività, mentre le dichiarazioni dell’azienda rassicurano sull’esistenza di un piano di sicurezza antincendio e tendono a minimizzare la vicenda:
Stante la necessità di fornire ai lavoratori dell’azienda e ai cittadini risposte chiare e non contraddittorie,
i sottoscritti consiglieri comunali Matteo Pennino, Giorgia Ferrari, Silvano Nervi
interrogano il Sindaco e la Giunta
-affinché aggiornino il Consiglio comunale circa la situazione all’interno allo stabilimento di Italiana Coke alla luce delle considerazioni espresse nelle note spedite dai propri uffici all’azienda e agli altri enti competenti;
-affinché relazionino il consiglio comunale sull’attività di vigilanza eseguita e sulle iniziative intraprese per quanto di competenza per imporre a Italiana Coke l’osservanza delle prescrizioni vigenti a tutela della pubblica incolumità, come richiesto dal Prefetto;
-verificare se, come sostiene l’azienda, la mancanza della SCIA sia solo una questione formale e se effettivamente siano stati adottati sistemi di prevenzione dei rischi di incendio”.