Ovada. Il Comitato dei pendolari “difesa trasporti Valli Orba e Stura” il 18 gennaio ha partecipato ad un tavolo tecnico con Regione Liguria, Trenitalia, Rfi e Assoutenti, sulle problematiche della linea ferroviaria Genova-Ovada-Acqui Terme.
Ricavato dalla pagina Facebook del Comitato: “In vista dell’incontro, avevamo mandato alla Regione una comunicazione in cui ribadivamo alcuni concetti chiavi per la linea e la richiesta di alcuni dati sui ritardi, al fine di far emergere alcune situazioni croniche.
I rallentamenti, dovuti agli eventi alluvionali/meteo che negli ultimi periodi hanno interessato la linea, dovrebbero essere in via di risoluzione entro il primo semestre di quest’anno.
Per contro, ci hanno informato che sono previste interruzioni della linea (con parziale introduzione di bus sostitutivi) praticamente per tutto l’anno, sia per lavori al nodo di Genova (Sampierdarena e Brignole) oltre che in zona Mele/Granara per rinnovo della linea.
Da un’analisi di Rfi è emerso che il primo treno della mattina 12113 in partenza alle 5,20 da Acqui verso Genova ha un effetto nefasto sulla circolazione dei treni a seguire e che, anticipandolo di 5 minuti (partenza alle ore 5,15) si andrebbe a migliorare la circolazione dei treni 12115, 12117 e 12119 oltre che il 12114 da Genova verso Acqui, riducendone i ritardi cronici dovuti agli incroci e all’innesto nel nodo di Genova.
A seguito della nostra segnalazione, l’assessore regionale ai Trasporti Berrino ha ribadito a Trenitalia e Rfi come i treni passeggeri devono avere la precedenza sui merci, specie nelle fasce pendolari.
L’approfondimento dei temi su L’Ancora n.4/2022 in edicola giovedì 27 gennaio.