Gelo: repentino abbassamento colonnina di mercurio, rischio per colture in pieno campo

Repentino abbassamento della colonnina di mercurio e gelate mattutine mettono a rischio verdure e ortaggi coltivati in pieno campo dopo un 2021 bollente che ha fatto segnare una temperatura superiore di ben 0,75 gradi rispetto alla media storica.

È l’allarme lanciato da Coldiretti Alessandria a seguito dell’irruzione di aria artica che colpisce le produzioni più sensibili.

“L’arrivo del grande freddo – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, e broccoli. Questi ultimi reggono anche temperature di qualche grado sotto lo zero ma se la colonnina di mercurio scende repentinamente o se le gelate sono troppo lunghe si verificano danni. A preoccupare è anche il balzo dei costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori che risente dell’impennata dei prezzi dei beni energetici”.

L’aumento record dei costi energetici, infatti, mette a rischio il futuro di alcune delle produzioni più tipiche, anche del settore florovivaistico, con il caro bollette che ha un doppio effetto negativo perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’arrivo del freddo e dell’inverno. Il costo dell’energia si riflette in tutta la filiera agroalimentare e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione, la distribuzione ed i trasporti.

L’anno appena trascorso che a livello globale è stato il quinto più caldo mai registrato secondo il rapporto del servizio Copernicus dell’Unione Europea sui cambiamenti climatici.

“Il clima pazzo del 2021 ha tagliato i raccolti con crolli che vanno dal 25% per il riso al 10% per il grano, dal 15% per la frutta al 9% per il vino ma anche l’addio ad un vasetto di miele Made in Italy su quattro. Il risultato è un conto dei danni nelle campagne stimato dalla Coldiretti in oltre 2 miliardi – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Una conferma purtroppo dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con una marcata tendenza al surriscaldamento ma anche con la più elevata frequenza di fenomeni eccezionali con sfasamenti stagionali su temperature e precipitazioni ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo”.

La tendenza al surriscaldamento è ormai strutturale anche in Italia dove la classifica degli anni più caldi dal 1800 si concentra nell’ultimo periodo e comprende nell’ordine anche il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2003. Gli effetti si sono già fatti sentire con il divampare degli incendi e una drastica riduzione dei ghiacciai.

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