Covid: due pazienti ovadesi curati con la nuova pillola antivirale

Ovada. A due pazienti ovadesi, un cardiopatico e una oncologica, è stata somministrata la pillola Molnupiravir, dopo la condivisione delle informazioni cliniche tra medici Usca e specialisti del Presidio di Ovada che, dallo scorso anno, ha attivato un sistema di cure domiciliari e preventive del covid, con il coordinamento della dott.ssa Varese.

L’Asl-Al è la prima in regione ad avere avviato la somministrazione domiciliare dell’antivirale orale Molnupiravir, recentemente approvato da Aifa e inserito dal Dirmei tra le terapie domiciliari utili a prevenire l’evoluzione verso la malattia  severa di pazienti da Covid 19  a medio e alto rischio, indipendentemente dallo stato vaccinale.

Si tratta di un opzione in più e potrebbe avere un impatto favorevole sul decorso clinico di circa il 30% dei pazienti in cui è indicato: oncologici e onco ematologici, affetti da deficit immunitari o da insufficienza renale (eccetto i dializzati) o obesità, broncopneimopatia cronica o malattia cardiovascolare grave, oppure diabete scompensato.

Il farmaco, dopo condivisione delle informazioni cliniche tra medici Usca e specialisti del Presidio di Ovada, è stato consegnato al domicilio di due pazienti affetti da covid.

Molpinavir è una ulteriore opzione di cura, come i monoclonali che, in Ovada, dopo l’inquadramento clinico, possono essere somministrati direttamente in Pronto soccorso con rinvio al domicilio, in accordo con gli Usca ed i medici di famiglia.

Molpinavir non è un farmaco per tutti…

L’approfondimento su L’Ancora n.2/2022 in edicola giovedì 13 gennaio.

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