Andrea Guerrera e il lavoro per fare grande il Monferrato
Ovada. Andrea Guerrera è un imprenditore nel settore delle nuove tecnologia.
Dal sindaco di Casale Federico Riboldi in primis, è stato convinto di sbarcare nel settore turistico diventando presidente del neonato Consorzio Gran Monferrato.
– Come si riesce a valorizzare un territorio così ampio?
“Bisogna difendere le identità per rafforzarle. I Consorzi turistici sono normati dalla Regione e quindi hanno un compito ben definito, oltre a un iter che porta alla creazione a tratti complicato e rigoroso”.
– Uno strumento c’è ma come intendete usarlo? Ad Ovada abbiamo già visto qualche applicazione concreta.
“Ovada è una della città del Gran Monferrato. Con Paolo Lantero e Marco Lanza abbiamo instaurato un rapporto stretto che ha portato risultati concreti: visite guidate gratuite per la città, un servizio speciale su Ovada a cui ne seguirà uno su Casale ed Acqui e infine una rete locale di imprenditori che inizia a crederci e ad incuriosirsi verso il nostro marchio”.
– Com’è il rapporto tra un imprenditore come lei ed i politici che sta conoscendo?
“Sono rimasto colpito dai sindaci che sto incontrando, sono presenti e disponibili, guidati da un amore sincero per il territorio ed alcuni di loro sono proprio tecnici…”
– In che senso?
Il sindaco di Acqui Lucchini è l’artefice, insieme a Carlo Ricagni, del progetto “La Strada dei vini e dei sapori del Gran Monferrato”. Ha tracciato tutto il tragitto con la sua moto e un ricevitore satellitare”.
– Quali i prossimi passi per Gran Monferrato?
“Continuare la nostra strada intrapresa coinvolgendo ancora di più gli attori del nostro territorio. Il vantaggio competitivo di essere localizzati in un territorio attrattivo è un asset da valorizzare”.
– Perchè ha scelto di contribuire all’illuminazione natalizia di Ovada, lei che è di Casale?
Una scelta fatta come Lan Service, la mia azienda. Il segreto di un imprenditore è investire sempre, non mollare mai. Credo profondamente a questo territorio, pochi possono vantare i nostri paesaggi e la nostra storia. Dobbiamo valorizzarlo e anche piccoli gesti come questo contribuiscono ad un progetto più grande”.