Il Presepe dei Padri Scolopi incentrato sulla sanità locale
Ovada. Il Presepe allestito nella Chiesa di San Domenico dei Padri Scolopi è come sempre assai significativo ed attualissimo.
Stavolta si presenta in forma tradizionale, con le classiche statue presepiali e gli aspetti principali della Betlemme di 2000 anni fa ma la stretta attualità è data dalle scritte che si sovrappongono alla rappresentazione sacra.
“L’Ospedale”, “Fisiatria”, “Pronto Soccorso”, “Urologia”, “Ortopedia”, “Otorinolaringoiatria”, “Radiologia” sono alcune delle voci ricorrenti sopra il bel Presepe dei Padri Scolopi, a ricordare la situazione della sanità locale e dell’Ospedale Civile di via Ruffini, sempre in odor di tagli e di ridimensionamento, anche se per ora sembra che le cose possano andare così come stanno andando…
E quelle voci sanitarie sopraindicate rappresentano naturalmente altrettanti servizi ospedalieri di cui dovrebbe essere fornito un Ospedale che raccoglie un bacino di utenza di poco meno di 40 mila persone garvitanti su di esso, considerando anche la Valle Stura e Tiglieto, oltre Ovada e zona.
Emblematica la scritta posta al di sopra di tutto: “Nubi grigie sull’Ovadese”.
I disegni presepiali sono di Gianni Dolcino; l’allestimento di Gino Nervi e figlio e di Sergio Marenco.
L’ispiratore di tutto Padre Ugo, da sempre strenuo difensore dei servizi della sanità locale come diritto costituzionale dei cittadini, anche quelli di periferia… come sono gli ovadesi.