Dalla più basilare “Ma che cos’è un sinodo? E a cosa serve?” alla essenziale “Perché mi riguarda? Cosa c’entra con la mia vita di Fede e la mia partecipazione alla vita della Chiesa?” fino alla legittima “Ma non è che rischiamo di parlare tanto, ma poi non cambia nulla?”, passando per tutte le questioni aperte che ognuno degli intervenuti vorrà e saprà portare…
Ecco quali sono le domande cui si proverà a dare una risposta – insieme, per l’appunto con una prospettiva sinodale – nelle tre serate di preparazione all’Avvento pensate dalla Comunità Pastorale San Guido e dall’Azione Cattolica interparrocchiale di Acqui, aperte a tutte e tutti.
Lo stile delle serate sarà improntato al dialogo e al reciproco ascolto. Entrando più nel dettaglio: dopo la preghiera iniziale, ogni sera si parte da un brano evangelico e da un testo del Concilio Vaticano II per affrontare un risvolto della dimensione sinodale della Chiesa; dopodichè, un testimone propone la sua riflessione-esperienza su quel tema; per lasciare quindi spazio al dialogo-confronto-condivisione; concludendo infine con la preghiera.
Come già in passato, si tratta di momenti di discernimento comunitario e di ascolto reciproco, di cui abbiamo forse ancor più bisogno dopo l’apnea di socialità e relazioni in presenza cui ci ha costretti la pandemia.
Il programma completo delle serate, che iniziano tutte alle 20.45, è il seguente:
Martedì 23 novembre, presso la chiesa di San Francesco, si parlerà de “Il senso di essere Chiesa oggi” e ci aiuterà a riflettere Marco Forin – che in questa comunità ben conosciamo e che ricordiamo con gratitudine per il percorso quaresimale di due anni fa.
Martedì 30 novembre, ci si sposta al santuario della Madonna Pellegrina, per ragionare insieme di “La fatica e la bellezza di camminare insieme”, grazie anche alla presenza del Vescovo mons. Luigi Testore, che proprio nella sua ultima lettera pastorale “Immaginare la Chiesa di domani” ci ha esortati a sviluppare la dimensione di preghiera comunitaria e di ascolto della Parola nelle nostre parrocchie al di fuori della celebrazione eucaristica […e] immaginare la Chiesa del futuro nel nostro territorio, con quali energie e risorse umane, con quale progetto di presenza attiva e di missionarietà.
Infine, Martedì 14 dicembre, in Cattedrale, proviamo a incarnare il discorso fatto finora affrontando il tema “Il cristiano tra Chiesa e società”, aiutati dalla testimonianza e sensibilità di Mauro Stroppiana, che è stato un protagonista della precedente esperienza sinodale (nel ricchissimo bagaglio delle sue esperienze di servitore della nostra Chiesa locale).