Asti. La bellezza delle immagini e il conforto di un paesaggio familiare: da qualche settimana le pareti del reparto di Rianimazione dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti sono abbellite da una quindicina di foto in alta definizione di panorami dell’Astigiano.
È un progetto di umanizzazione delle cure ideato fin da prima della pandemia Covid dal personale della Rianimazione, diretto dal dr. Alessandro Bianchi, e portato avanti in questi ultimi mesi. L’obiettivo è migliorare la qualità della degenza per i pazienti ricoverati e rendere più accoglienti gli spazi a beneficio dei familiari e degli stessi operatori. Gli scatti sono opera della canellese Debora Branda e di una Oss del reparto, Maria Carla Valedi, mentre le stampe sono state realizzate grazie al contributo e alla generosità di cittadini e aziende del territorio. L’intenzione è inoltre quella di tenere ancora aperto il progetto, nell’ottica di aumentare il numero di immagini presenti in reparto.
La fotografia è quindi usata come mezzo di comunicazione con il paziente. Le immagini sono disposte in modo tale che ogni ricoverato possa sempre vedere almeno una foto: diverse esperienze infatti portano a ritenere che uno stimolo visivo positivo possa non soltanto rendere meno gravosa la permanenza del paziente, ma anche essere di supporto alle terapie e aiutare nella fase della ripresa.
In questo senso non è casuale la scelta dei soggetti, panorami della campagna e delle colline astigiane e piemontesi (ogni scatto è comunque stato effettuato nella provincia di Asti), che permettono di rimanere in ogni momento connessi ai luoghi in cui si vive e allo stesso tempo di valorizzare il territorio e le sue bellezze. Suscitando emozioni forti e profonde, come il richiamo al senso di appartenenza e alla quotidianità, di fronte a un contesto caratterizzato invece dalla costante presenza delle luci al neon e dal rumore legato all’attività operativa.
“È un’iniziativa di grande sensibilità da parte dei nostri operatori, che ringrazio unitamente ai cittadini e alle realtà del territorio che hanno contribuito – sottolinea il direttore generale Asl At dott. Flavio Boraso –. Da tempo è stato riconosciuto come un ambiente confortevole e stimoli esterni positivi possano essere di reale supporto per i pazienti: siamo pronti a sostenere tutti i progetti che andranno nella direzione dell’umanizzazione delle cure”.