Acqui Terme. Nel pomeriggio di sabato 27 novembre, presso la Sala Consiliare di Palazzo Levi, l’atto finale della terza edizione del Premio Edito e Inedito.
Ecco, subito in evidenza, le scritture che più ci hanno colpito. Quelle di Giorgio Franzaroli, con Orrido famigliare (edito da POP Edizioni), Premio nella sezione graphic novel; di Roberto Albertini, con Irochesi significa “vipere” (per i tipi di Mille; di cui è stata molto apprezzata una versione video), menzione nello stesso ambito.
E poi, ancora, di Caterina Peschiera, La dea gravida, inedito romanzo per adulti (verrà pubblicato da Impressioni Grafiche; alla sua base le ricerche dell’archeologa lituana Marija Gimbutas) che ribalta l’idea dei tempi anteriori alla nascita della civiltà.
E di Ninetta Pierangeli, L’amico di Benito, opera che ha ricevuto la menzione, dedicata alla figura del partigiano e poi senatore Adriano Ossicini (Roma, 1920-2019) e al contesto del mesi che dal settembre portano al novembre 1943. “In cui è davvero un attimo trovarsi a combattere tra le fila dei ‘ribelli’ o tra quelle dei fascisti”.
Si aggiunga la lettura degli anni Settanta di Fabrizio Meni, docente casalese (storie familiari e memoriali, premio con Un due tre, stella!, che incontrerà i tipi di De Ferrari) quale conclusione del lungo dopoguerra, di cui si esalta non solo una visione del mondo (“la speranza che ce la faremo tutti”; “un innato rispetto per la Natura”), ma anche il ricco linguaggio, ora gergale ora dialettale.
E la tesi universitaria del molisano Antonello Petrarca, Il programma riformatore di Giuseppe Maria Galanti, sconosciuto illuminista meridionale: ecco che il tema conduttore “dell’altra Storia” può essere anche qui facilmente rintracciato.
Manca solo il premio a Giacomo Aula – per La Storia più bella del mondo, che investiga gli orizzonti cinesi, dalla guerra dell’oppio alla banda dei quattro ai tempi a noi più vicini, ricerca d’ampio respiro ma d’impostazione più tradizionale, nel metodo, rispetto alla precedenti: sarà De Ferrari a pubblicarla – per completare l’albo d’oro di questa edizione 2021, che non ha mancato di coinvolgere direttamente, nel dialogo, per le giurie Vittorio Rapetti, Aldo A. Mola (in modalità video conferenza) Paolo Pagella e Luca Cremonesi.
Articolo completo su L’Ancora n.45/2021