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Casa di comunità e punto di primo intervento. La Regione Liguria ha stabilito il ruolo dell’Ospedale di Cairo

Cairo M.tte. Anticipando la manifestazione di protesta organizzata per sabato 27 novembre a Genova dal “Comitato Sanitario Locale Valbormida” contro il declassamento dell’ospedale di Cairo M.tte la Giunta regionale ligure ha adottato, la scorsa settimana, la delibera che ha definito l’assetto dell’ospedale di Cairo con l’apporto decisivo dei medici di famiglia. Per il presidio cairese della Valbormida si tratta dell’istituzione dell’ospedale di comunità.

«Cairo sarà il primo Ospedale di Comunità in Liguria – ha spegato il presidente Toti – dove alle attività ospedaliere per la media e bassa complessità si affiancherà il lavoro dei medici di medicina generale che lì, nella Casa di Comunità gestiranno, insieme ai colleghi l’ambulatorio di primo intervento, esattamente come ad Albenga. Il fulcro è il potenziamento dell’offerta territoriale garantendo cure primarie ed intermedie tempestive soprattutto alle categorie più fragili, con conseguenti effetti positivi nella riduzione della pressione sui reparti per acuti. In particolare l’ospedale di Cairo ha le caratteristiche ideali per garantire proprio questa offerta territoriale. La Casa di Comunità si configura come una struttura sanitaria in cui verranno progettati e coordinati tutti gli interventi territoriali di carattere sociosanitario, in particolare per i malati cronici. È previsto un unico punto di accesso alle prestazioni sanitarie in cui opererà un team multidisciplinare di medici di medicina generale, pediatri, specialisti, infermieri di comunità e altri professionisti, oltre agli assistenti sociali».

La Regione ha chiarito i propri intendimenti sul futuro dell’ospedale Cairese: restano ora da vedere le reazioni del “Comitato” e, soprattutto, degli amministratori comunali di Cairo M.tte, Sindaco Lambertini in testa, che avevano addirittura prospettato le dimissioni in caso la risposta della Regione, attesa entro la scorsa settimana, non fosse ritenuta adeguata e soddisfacente le richieste ed i bisogni sanitari dei Cairesi e dei Vallbormidesi.

SDV

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