Lantero: “Lo stato di calamità richiesto tarda ad arrivare”

Ovada. Lunedì 8 novembre a Rossiglione, il sindaco di Ovada Paolo Lantero ha incontrato il ministro del Lavoro Andrea Orlando, insieme ai sindaci della Valle Stura, di Molare, Silvano e Capriata d’Orba.

Lantero: “Con il ministro Orlando noi sindaci abbiamo inquadrato quanto avvenuto quel lunedì, con l’evento alluvionale incentratosi su Rossiglione ma che ha colpito duramente anche i Comuni del bacino dell’Orba da Molare in giù.

Abbiamo cercato di non disgiungere l’evento ligure da quello piemontese, abbiamo raccontato al ministro la tracimazione dell’Orba in quel drammatico pomeriggio e tutte le sue notevolissime conseguenze. Purtroppo lo stato di calamità che abbiamo chiesto tarda ad arrivare”.

L’alluvione ha colpito più le  aziende del territorio che i beni comunali. Una stima dei danni alle cose comunali per Ovada può arrivare sino a poco meno di un milione, attorno ai 970mila euro. In particolare son stati colpiti il potabilizzatore alla Rebba, la stazione di salita di Molare e la rete di raccolta acqua.

Danni molto più rilevanti invece ai privati: le aziende (comprese Econet, Gestione Acqua) registrano danni per un ammontare di 15, anche 20 milioni di euro. E se non arriva lo stato di calamità, si fa dura  per i bilanci delle ditte colpite dalla violenza dell’acqua dell’Orba tracimata a valle di Molare. Le aziende private infatti sono quelle che fanno rilevare i danni maggiori: parecchio materiale e anche molte attrezzature situate a piano terreno sono andate a bagno e inservibili.

Ma anche diversi agricoltori della zona tra  Molare e Capriata e vicini al corso dell’Orba lamentano danni rilevanti alle loro attrezzature finite sott’acqua.

Lantero ha portato a Rossiglione 270 foto raccolte in una chiavetta e diversi filmati, oltre al suo racconto sui danni al territorio ovadese.

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