Pallapugno serie A, la pioggia interrompe lo spareggio della finale sul 5 a 1 per l’Albeisa

Santo Stefano Belbo. La pioggia caduta nel pomeriggio di sabato 30 ottobre, nello sferisterio comunale “Augusto Manzo” di Santo Stefano Belbo ha interrotto la gara di spareggio della finalissima per l’assegnazione del campionato nazionale di Pallapugno serie A tra la Nocciole Marchisio Cortemilia e l’Albeisa Alba, sul 5 a 1 per gli albesi e il tutto è rimandato a sabato 6 novembre alle ore 14, sempre nello sferisterio della capitale del moscato Docg.  

Squadre nelle formazioni tipo: Albeisa: Bruno Campagno, Roberto Corino, Lorenzo Bolla, Michele Vincenti, 5º giocatore Alberto Gili e Andrea Corino, d.t. Domenico Raimondo, fisiatra Andrea Roscio. Nocciole Marchisio: Massimo Vacchetto, Emmanuele Giordano, Marco Cocino, Francesco Rivetti, 5º giocatore Davide Priero e Alessandro Vacchetto, d.t. Gianni Rigo e maestro Giovanni Voletti, preparatore Diego Roveta, fisiatra Bortolusso. Ad arbitrare l’incontro Marco Vergani di Albisola Superiore, assistito in battuta da Ivan Montanaro di Gorzegno ed Ezio Salvetto di Murialdo 3º arbitro. 

Pubblico di quasi 1000 persone, nonostante il tempo uggioso, record stagionale di presenze, tra cui numerosi supporter delle due tifoserie. Più numerosi e rumorosi quelli gialloverdi di Cortemilia, rispetto ai rossi di Alba. In questi due incontri e mezzo, i giallo verdi il loro scudetto, quello del tifo, lo hanno già vinto.

Dopo la vittoria in casa di Vacchetto e c. di Campagno e c. per 10 a 11 all’ultimo 15, la risposta di Vacchetto che vince ad Alba per 11 a 8 e così siamo alla bella. Si gioca a Santo Stafano Belbo, campo scelto da Campagno, perché meglio piazzato nella classifica finale generale: 1º posto, contro il 2º di Vacchetto.

All’inizio della gara, cadono le prime gocce d’acqua e Vacchetto vorrebbe rinviare, mentre Campagno vuole giocare. L’arbitro decide si gioca e dopo 3 giochi la prima sospensione sul 2 a 1 e 40 pari, per Campagno, alle ore 15.05. Si attende 30 minuti e la terna arbitrale decide la ripresa della gara, con sempre Vacchetto contrario e Campagno favorevole. Si gioca sino al 5 a 1 e sino al 40 pari  e poi altra sospensione. Questa volte dopo poco tempo arriva la decisione finale arbitrale: gara sospesa. Il campo, ci pare non più praticabile e pallone pesante (come un “group”, una pietra). Si giocherà sabato 6, continuando dal 5 a 1 40 pari per Campagno.

Dal momento della sospensione iniziano discussioni e commenti,  dei e tra i tifosi e degli “indipendenti”. Tra chi sostiene che se fosse continuata, Vacchetto perdeva di brutto, e chi propende per il sostenere che il rinvio gioca a favore del 5 volte campione d’Italia, rispetto al 3 volte  scudettato.

Comunque vado queste gare di finale hanno riconciliato il pubblico della Pallapugno, con questa disciplina sportiva, visto che le finali hanno opposto i due massimi protagonisti di questo ultimo decennio: Massimo Vacchetto e Bruno Campagno.

G.S.

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