Concorso-KIT “Imprese rur@li”: premiazione delle classi astigiane vincitrici

Asti. Rivolto alle Scuole secondarie di secondo grado e alle agenzie di formazione professionale di tre province (Asti, Cuneo e Vercelli), il “Concorso-KIT” era finalizzato a sensibilizzare i giovani sul tema dello sviluppo rurale sostenibile, sugli obiettivi dell’Agenda 2030, delle Strategie Nazionale e Regionale per lo Sviluppo Sostenibile e sul Programma di Sviluppo Rurale (PSR).

Per la provincia di Asti sono risultate vincitrici una classe del Centro Formazione Professionale EN.A.I.P. – Csf e una classe delle Scuole tecniche San Carlo di Asti.

Sul territorio astigiano, il progetto è stato coordinato dalla Provincia di Asti, con la collaborazione di Coldiretti, Cia e la partecipazione del Comune e MIUR – UST di Asti.

Il Concorso-KIT prevedeva che le classi o gruppi di studenti candidati seguissero un percorso a tappe composto da 4 Azioni: le Azioni 1 e 2 di “conoscenza”, con il fine di apprendere i principi e gli obiettivi dell’Agenda 2030 e le sue declinazioni nazionale e territoriali; le Azioni 3 e 4 di tipo “progettuale”, consistenti nella creazione di un progetto di impresa rurale “ideale” e della relativa presentazione. Il KIT online comprendeva video e materiali, documentazione e approfondimenti da scaricare.

Per la selezione è stata creata un’apposita giuria composta di esperti nel campo dello sviluppo rurale, agricoltura, educazione, formazione e comunicazione che hanno scelto i progetti più interessanti nel rispetto dei criteri evidenziati nel Regolamento.

In totale, hanno partecipato 17 classi delle tre province coinvolte e sono giunte alla fine del percorso 14 classi.

Per la provincia di Asti hanno vinto la classe 3ªA del Centro Formazione Professionale EN.A.I.P. – Csf Asti con il progetto “Biosos” e la classe 2ª delle Scuole Tecniche San Carlo di Asti con il progetto “BEN.TER.SO”.

Entrambi i progetti hanno proposto imprese attive nel settore del benessere, in coerenza con il percorso di studi delle due classi. Il premio, come previsto da Regolamento, dovrà essere utilizzato per l’acquisto di beni o servizi sostenibili.

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